Hoya carnosa o fiore di cera: coltivazione, cura, riproduzione

L’Hoya carnosa o “fiore di cera“, è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Asclepiadaceae, diffusa, allo stato spontaneo, nelle foreste tropicali delle regioni centrali della Cina e delle zone orientali dell’Australia. Il fiore di cera è una pianta d’appartamento forte e robusta, ma in condizioni di coltivazione non ideali “fai i capricci” e non fiorisce, producendo solo foglie per anni. Ma non disperare! Prosegui con la lettura di quest’articolo per scoprire tutto sul fiore di cera: coltivazione, esposizione, temperatura, innaffiature, fertilizzazione, terreno, riproduzione, ma anche quali sono le cultivar di Hoya carnosa e le altre specie di Hoya più belle.

Hoya carnosa o fiore di cera: curiosità e descrizione

L’etimologia del nome Hoya deriva da Thomas Hoym, il giardiniere del duca di Northumberland, il quale per primo si interessò alla coltivazione di questa curiosa pianta rampicante. Il nome comune, “fiore di cera”, fa riferimento ai tanti piccoli fiori carnosi e profumati che paiono intagliati nella cera. I fiori dell’Hoya carnosa sono grandi circa 15 mm di diametro, di colore bianco o rosato con una macchia rossa al centro e riuniti in un’infiorescenza ad ombrella sferica. Le foglie dell’Hoya carnosa sono ovali, spesse e anch’esse carnose, di colore verde scuro.

Il profumo dei fiori di cera si spande intenso nell’aria nelle calde notti d’estate, conferendo ulteriore fascino a questa pianta rampicante, tanto bella da sembrare finta. Alcuni botanici sostengono che questa caratteristica dipenda dal fatto che l’Hoya carnosa venga impollinata da farfalle notturne. Non tagliamo mai i fiori dell’Hoya carnosa appassiti: da essi si svilupperà la fioritura della stagione successiva.

Hoya carnosa: esposizione e temperatura

L’Hoya carnosa è in genere usata come pianta d’appartamento, ma può vivere anche all’aperto, in posizione di mezzombra, nelle regioni del sud Italia e ove le temperature non scendano mai sotto i 10° C. Quando viene lasciato libero di espandersi, il fiore di cera rivela al meglio la propria natura di pianta lianosa. Appena i suoi rami incontrano una superficie ruvida e umida, come un muro o un tronco di un albero, le piccole radici avventizie, simili a quelle dell’edera, si ancorano alle minuscole fessure e la pianta comincia ad arrampicarsi verso l’alto. In queste condizioni l’Hoya carnosa può raggiungere persino i sei metri d’altezza, cosa improbabile se coltivata in appartamento.

In casa, possiamo far crescere l’Hoya carnosa in altezza guidandola con un graticcio, oppure possiamo lasciare che i suoi rami ricadano da un vaso pensile. Forniamole un’esposizione luminosa al riparo dall’insolazione diretta ed una temperatura invernale di 12-15° C. Il fiore di cera tollera l’aria secca tipica degli appartamenti moderni, sebbene prediliga una discreta umidità. In estate potremo comunque spostare l’Hoya carnosa all’aperto, avendo cura di proteggerla dal sole diretto nelle ore più calde e di posizionare il suo vaso in un angolo riparato del giardino, terrazzo o balcone.

Hoya carnosa: innaffiature, fertilizzazione

Nel periodo di più intensa attività vegetativa e durante la fioritura è necessario innaffiare abbondantemente il fiore di cera; durante la stasi vegetativa invernale è invece necessario ridurre notevolmente le somministrazioni idriche per evitare marciumi e caduta delle foglie. Lasciamo in ogni caso asciugare parzialmente il terriccio tra due annaffiature successive.

In estate, ogni due settimane, aggiungiamo all’acqua d’irrigazione dell’Hoya carnosa un fertilizzante liquido, specifico per piante fiorite d’appartamento.

Hoya carnosa: terriccio e rinvaso

Quando il vaso dell’Hoya carnosa sarà diventato troppo piccolo per la pianta, potremo rinvasarla in un contenitore poco più grande di quello vecchio, riempito con una miscela di terriccio di foglie e polvere di mattone, che serve a facilitare la fioritura. Prima di effettuare il rinvaso del fiore di cera realizziamo uno strato di drenaggio con argilla espansa o ghiaia sul fondo del nuovo vaso. Se scegliamo di far crescere il fiore di cera come rampicante, durante il rinvaso, dovremo equipaggiare il vaso di un graticcio su cui fare sviluppare la pianta.

Hoya carnosa: riproduzione

La riproduzione dell’Hoya carnosa avviene generalmente per talea di apice vegetativo oppure di porzione di tralcio ben maturo: la stagione più indicata per moltiplicazione del fiore di cera è la primavera. Generalmente le talee di Hoya carnosa fioriscono due o tre anni dopo il radicamento. Le talee, provviste di una o due coppie di foglie, vanno sistemate in piccoli vasi riempiti con un substrato composto da torba e sabbia. Alla temperatura di circa 22° C e in idonee condizioni di umidità e di luce il radicamento delle talee di fiore di cera avverrà in quattro o cinque settimane. Un’alternativa per la riproduzione dell’Hoya carnosa è quella di provare a far radicare la talea in acqua.

Hoya carnosa: parassiti e malattie

Le Hoya sono spesso attaccate dalla cocciniglia, insetto parassita che si annida in gruppi all’ascella delle foglie e lungo la nervatura principale. Per eliminare le cocciniglie possiamo lavare tutta la pianta con acqua e sapone di Marsiglia oppure rimuovere manualmente gli insetti con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol denaturato.

Spesso la secrezione appiccicosa prodotta dai fiori dell’Hoya, ma anche la melata prodotta dall’attacco della cocciniglia possono sporcare il mobile su cui le piante sono poggiate. Per pulirlo sarà sufficiente un normale detergente per legno pregiato che troviamo in vendita in qualsiasi supermercato o colorificio.

Hoya: cultivar e specie più belle

Hoya carnosa

L’Hoya carnosa è la classica pianta rampicante d’appartamento che siamo abituati a vedere nella casa della nonna. Di questa specie però esistono molte cultivar e varietà interessanti come la “variegata”, caratterizzata da foglie macchiettate di bianco giallastro e bordate di rosso o l’exotica dal fogliame di color giallo al centro e verde sui margini. L’Hoya carnosa “compacta” ha invece foglie accartocciate su se stesse e ripiegate, al punto da sembrare malate. Tutte queste cultivar di Hoya carnosa crescono più lentamente, necessitano di temperature più elevate e fioriscono meno abbondantemente rispetto alla varietà tipica.

Hoya bella

Oltre all’Hoya carnosa e alle sue cultivar, esistono oltre 2.000 specie del genere Hoya, altrettanto belle e decorative. Tra queste ricordiamo l’Hoya bella dai deliziosi fiorellini che sembrano stelle di cera bianca, su cui poggiano delicate perline di vetro rosa, dolcemente profumati. L’Hoya bella è molto ramificata ed ha un portamento ricadente ed è adatta quindi per essere coltivata in vasi pensili o se, abbiamo poco spazio, in contenitori appoggiati su delle mensole o davanzali interni. L’Hoya bella è alta circa 30 cm e fiorisce da maggio a settembre, anche se, in serra, non è raro trovare esemplari fioriti già a fine inverno.

Hoya bella

Hoya linearis

Un’altra specie interessante è l’Hoya linearis che fiorisce in estate. L’Hoya linearis ha particolari foglie a forma di ago e darà il meglio di sé se la faremo crescere in vasi pensili agganciata al soffitto davanti ad una finestra o una vetrata: in breve tempo formerà una tendina verde fatta di rami lunghi e sottili.

Hoya linearis

Hoya australis

L’Hoya australis ha le foglie carnose, ovali e i fiori profumati, leggermente più piccoli di quelli dell’Hoya carnosa, bianchi con cinque macchie color porpora al centro. L’Hoya australis fiorisce in estate e può crescere fino a 5 m, anche se difficilmente in casa raggiunge queste dimensioni.

Hoya australis

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Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

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