Rafano, Barbaforte o cren: proprietà, controindicazioni, rimedi

Il rafano, detto anche barbaforte o cren, è la radice di Armoracia rusticana, specie perenne coltivata appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, la stessa di senape, wasabi, broccolo o cavolfiore. Originario della Russia meridionale europea e dell’Asia occidentale, esso si diffuse in Europa, verosimilmente, nel XVI secolo. Il sapore molto forte del rafano viene sfruttato in cucina per insaporire le pietanze, ma esso possiede anche interessanti proprietà medicinali, come vedremo più avanti.

Rafano: cos’è, caratteristiche botaniche

Armoracia rusticana è caratterizzata da una vistosa parte aerea a ciuffo e da una radice a fittone, per la quale viene coltivata. Questa diviene voluminosa e può superare 50 cm di lunghezza e 3-4 cm di diametro; il colore è giallo-ocra all’esterno e bianca all’interno. Le foglie basali sono piuttosto grandi, fino a mezzo metro di lunghezza per 15 cm di larghezza, e dentellate. Le foglie mediane, invece, sono lobate, mentre quelle superiori sono piccole e provviste di un corto picciolo. In estate al centro delle foglie si erge un fusto floreale alla cui sommità all’inizio dell’estate, si aprono numerosi fiorellini bianche di circa un centimetro di diametro, riuniti in racemi.

Proprietà medicinali di Armoracia rusticana

Il barbaforte è una pianta dalle interessanti proprietà medicinali [1]. I principali costituenti del rafano sono: glucoside solforato, sinigrina, olio volatile; calcio, magnesio, sodio, potassio, ossido di ferro; acido cloridrico, solforico, carbonico e silicico. Le foglie contengono 195 mg di vitamina C per 100 g di sostanza fresca. Nei secoli scorsi il rafano ero impiegato per combattere lo scorbuto. Il rafano ha effetti stimolanti sul fegato e l’apparato digestivo con conseguenti proprietà depurative. Possiede inoltre proprietà espettoranti, revulsive. Tra le indicazioni: anemia, linfatismo, atonia digestiva, inappetenza, scorbuto, scrofolosi, asma, bronchiti croniche, reumatismi, gotta, litiasi urinaria, idropisia, leucorrea, raucedine, tosse, fragilità gengivale.

Rimedi naturali con il rafano

L’assunzione del rafano quale alimento aiuta a combattere affaticamento, astenia, rachitismo e stimolare l’appetito. La polpa fresca di rafano ha proprietà decongestionanti. Questi sono i principali rimedi naturali, adatti a piccoli disturbi, che si possono preparare con il rafano:

  • Contro l’anemia: decotto di rafano macerato, bollire 20 g di radice in 1 l d’acqua, lasciar raffreddare e macerare una notte; assumere 2 tazze al giorno, lontane dai pasti.
  • Contro la bronchite: bere prima di coricarsi un infuso di rafano, 20 g di radici fresche in un litro di acqua bollente;
  • Per rinforzare le gengive: masticare ogni giorno una foglia di rafano;
  • Contro la gotta, per favorire l’eliminazione dell’acido urico: decotto di barbaforte, bollire 30 g di radice in 1 l d’acqua per 1 minuto; bere una tazza al mattino e una la sera per una settimana.
  • Puntura d’ape, rimedio da applicare dopo aver tolto il pungiglione: massaggiare la parte con foglie schiacciate di rafano per ridurre l’infiammazione;
  • Rimedio contro tosse e raucedine, sciroppo di rafano: mettere in un recipiente qualche strato di radice fresca tagliata a dischetti e zuccherata, tenere il recipiente ben chiuso per 3 ore; dosi: 2-4 cucchiai al giorno;
  • Contro i dolori reumatici: applicare sull’articolazione dolorante un cataplasma revulsivo di polpa fresca di barbaforte.

Ricetta salsa di cren

Mescolato all’aceto, con il rafano si prepara la salsa di cren o salsa di rafano, con cui poter servire le patate cotte alla brace, le carni bollite o alla griglia.

Ingredienti:

  • 3 cucchiai di rafano grattugiato finemente;
  • 25 cl di panna;
  • 1 cucchiaio di senape;
  • 2 cucchiaini di aceto bianco;
  • un pizzico di sale;
  • un pizzico di zucchero.

Procedimento:

Lavare la radice di barbaforte e pelarla con l’aiuto di un pelapatate. Grattugiare il rafano e porlo in una terrina, unire l’aceto, una presa di sale fino e mescolare fino ad ottenere un composto perfettamente amalgamato e uniforme. Aggiungere quindi la panna e tornare a mescolare, questa volta energicamente (meglio se con una frusta) finché il composto non risulti soffice e cremoso. Versare in un vasetto la salsa di crew e coprire con dell’aceto. Porre il tutto in frigo per 3-4 settimane passate le quali la salsa al crew è pronta per l’uso.

Controindicazioni, a chi è sconsigliato il rafano

Il rafano, in dosi alimentari, è generalmente sicuro, ma quale rimedio erboristico è tassativamente controindicato per coloro che soffrono di irritazione dell’apparato digerente (gastrite, malattia da reflusso, ulcere gastriche, etc.), nei soggetti nervosi, gli ipertesi. Usare cautela durante gravidanza (può essere troppo stimolante) e allattamento (può alterare il sapore del latte e causare lievi disturbi al bambino). In virtù del suo contenuto in composti solforati il cren è sconsigliato in caso di insufficienza renale o nefriti. Il barbaforte, al pari di altre crucifere, contiene sostanze goitrogene come la sinigrina, è pertanto controindicato in caso di ipotiroidismo o sindrome di Hashimoto. Non somministrare ai bambini piccoli per il rischio di irritazione gastrointestinale.

Allergie e ipersensibilità

Taluni soggetti possono sviluppare reazioni allergiche o dermatiti da contatto nell’uso topico della radice di rafano.

Quanto riportato in quest’articolo ha il solo scopo informativo. In caso di dubbi o domande riguardanti l’impiego di rimedi naturali e integratori a base di rafano consultare il parere medico.

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Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

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