Lavori da fare ad ottobre in giardino, orto, balcone

Con l’estate ormai definitivamente alle spalle ci accingiamo, nel mese di ottobre, a preparare giardino, orto e terrazzo ad accogliere nuove piante e a proteggere quelle più delicate dai rigori invernali. In questo mese continueremo ad effettuare lavori di manutenzione su alberi da frutto e laghetto, a raccogliere i semi delle piante annuali e i frutti e gli ortaggi giunti a maturazione. In ottobre potremo moltiplicare le aromatiche per divisione dei cespi o per talea e provvederemo ad estirpare e conservare i bulbi a fioritura estiva. Ma entriamo nel dettaglio sui lavori da fare ad ottobre in giardino, orto, terrazzo, balcone, appartamento.

Piantiamo i bulbi a fioritura primaverile, estirpiamo quelli a fioritura estiva

Se vogliamo avere un balcone o giardino fiorito fin dalla fine di marzo prossimo, in ottobre (ma in realtà già a partire da metà settembre) possiamo interrare, in vasi, cassette o aiuole le piante bulbose a fioritura primaverile. Tra queste i tulipani [fig. 1], i cui bulbi vanno messi a circa 10 cm di profondità, lasciando 15-20 cm di distanza tra un bulbo e l’altro. La terra dev’essere leggera, quasi sabbiosa, non serve aggiungere concime. Altre specie bulbose a fioritura primaverile, da piantare in autunno sono: crochi, giacinti, bucaneve, narcisi, muscari, scille.

Fig. 1 – In ottobre possiamo piantare le bulbose a fioritura primaverile, come i tulipani. [credits]

I bulbi delle specie a fioritura estiva-autunnale, come dalie, gladioli, etc. che hanno terminato di fiorire e hanno ormai le foglie appassite e quasi secche, vanno estirpati. Ciò in special modo nei climi più freddi, dove improvvise gelate posso uccidere il bulbo durante l’inverno o farlo marcire per gli eccessi idrici. L’organo sotterraneo estirpato va ripulito da eventuali residui di terra, lasciato asciugare per qualche giorno in un luogo protetto e asciutto e conservato in un sacchetto di carta o di stoffa. Potrà essere ripiantato in primavera.

Ottobre è il mese ideale per la messa a dimora di nuove piante

Ottobre è il mese ideale per il trapianto di nuove piante da fiore perenni e bienni. Le annuali, che hanno terminato il loro ciclo vegetativo, vanno estirpate. Dopo un’accurata vangatura, per areare il terreno e rompere le zolle più grandi, possiamo piantare: viole del pensiero, primule, calendule, non ti scordar di me, pratoline, violaciocche e garofani dei poeti. Quest’operazione consentirà di godere di belle fioriture già tra fine inverno e inizio primavera, in abbinamento alle bulbose a fioritura primaverile.

È questo il momento più propizio anche per mettere a dimora nuovi arbusti, alberelli, alberi da frutto, siepi, rose. In teoria si potrebbero piantare per tutto l’inverno, ma in ottobre si ha la certezza di essere sufficientemente lontani dalle gelate tipiche invernali e il terreno verrà naturalmente annaffiato dalle piogge ormai frequenti. Ecco come procedere per la messa a dimora di una nuova pianta in giardino:

  • scaviamo una buca larga e profonda almeno il doppio della zolla;
  • lavoriamo bene il terreno sul fondo, per ammorbidirlo e sminuzzarlo;
  • verifichiamo che le dimensioni della buca siano giuste, usando il vaso come campione;
  • prima di mettere a dimora la pianta, spargiamo sul fondo della buca una manciata di fertilizzante e ricopriamolo con uno strato di terra;
  • mettiamo la pianta nella buca e ricopriamo la zolla con la terra;
  • intorno al tronco formiamo un bacino di raccolta per l’acqua.

Mettiamo al riparo le piante più delicate

Alla fine del mese di ottobre le piante che temono il gelo (come i gerani o le piante grasse), nei climi particolarmente rigidi, vanno messe al riparo in un ambiente luminoso, asciutto, non riscaldato o in serra fredda. Le annaffiature dovranno diminuire di frequenza.

Lavori da fare in giardino ad ottobre: potature

Effettuiamo l’ultimo taglio delle siepi e potiamo gli arbusti da fiore (ibisco, buddleia, viburno, spirea). Prima del riposo invernale le Fuchsia spp. vanno potate tagliando a mezza altezza tutti i rami. Durante l’inverno vanno tenute in un luogo riparato dal freddo eccessivo; a primavera andranno cimate ancora e travasate in un vaso con terra fresca. Leggi anche: Fuchsia: coltivazione, cura, moltiplicazione, specie e varietà più belle.

I rami dei gerani, prima di porle le piante al riparo, andranno potati di circa un terzo della loro lunghezza. Appena terminata la raccolta degli ultimi kiwi occorre provvedere alla potatura a verde della pianta per contenerla nella sua espansione e per rinforzarla prima dell’inverno. Provvediamo anche a fissare i rami in modo che le intemperie non li spostino e creiamo i presupposti per una più corretta copertura dei tralicci. Leggi anche: Kiwi: coltivazione, potatura, raccolta, conservazione

Moltiplicazione delle piante aromatiche

Le prime settimane del mese di ottobre sono adatte per moltiplicare le piante officinali per talea. Procuriamoci della polvere radicante (clicca qui per l’acquisto su Amazon) e dei contenitori per le uova che riempiremo di terra per accogliere le talee. Possiamo mettere il tutto in una miniserra o in un luogo protetto, ben illuminato, perché le piante attecchiscano bene. Le talee andranno trapiantate a primavera.

Le piante aromatiche e officinali perenni, come melissa, erba cipollina, dragoncello, maggiorana, origano, rosmarino, salvia, timo, ruta, lavanda, si possono, in questo periodo, moltiplicare anche per divisione dei cespi. Per effettuare ciò estraiamole dal vaso o dalla piena terra, e facendo pressione con le dita, dividiamo le radici in 2 o più parti. Ogni parte andrà poi trapiantata subito, ben distanziata dalle altre e annaffiata generosamente.

Moltiplichiamo per talea i sempreverdi

In ottobre possiamo provvedere a moltiplicare i sempreverdi come il ligustro, la lavanda, l’aucuba, il bosso, il caprifoglio, la forsizia e il lillà, per talea legnosa. Le talee legnose vanno immerse nell’acqua e poi nella polvere radicante, i cui ormoni favoriscono la crescita delle radici. Vanno quindi piantate in un luogo riparato ma ben illuminato e bagnate di frequente.

Raccogliamo i semi

Se i fiori appassiti delle annuali (petunie, zinnie, tagetes, etc.) sono pronti per essere tagliati, sarà bene approfittare per raccoglierne i semi. Le capsule che li contengono vanno asportate e poste ad asciugare in ambiente secco all’ombra, per poi essere conservate in buste di carta e in un luogo arieggiato. In ottobre sarà anche possibile estrarre dai frutti delle rose (cinorrodi) i semi per ricavare da essi nuove piante (leggi come seminare le rose nel paragrafo successivo).

Semina delle rose

I semi di rosa vanno posti in una cassetta riempita con una miscela di terreno adatto e si tengono all’esterno, in una zona riparata, ma luminosa. Quando si saranno formate le prime due-tre foglie, le giovani piante devono essere poste in vivaio, dove andranno tenute per 2 anni prima di essere messe a dimora.

Quali frutti e ortaggi raccogliere ad ottobre

In ottobre possiamo continuare a raccogliere mele, pere, fichi, cachi, lamponi, uva, noci, kiwi. Concludiamo inoltre la raccolta delle castagne [fig. 2] che possono essere raccolte con tutto il riccio e ammucchiate; la cosiddetta “ricciaia” si realizza ammassando contro un muro i ricci fino a formare una pila alta 40-50 cm. Essa va ricoperta con uno spesso strato di foglie e quindi di terra. Dopo circa quindici giorni i frutti potranno essere estratti dai ricci. Questo metodo ne consente una conservazione più prolungata.

Fig. 2 – Nel mese di ottobre si conclude la raccolta delle castagne [credits]

A ottobre vanno a maturazione e possono essere raccolti diversi ortaggi: finocchio, catalogna, radicchio, fagioli autunnali, cavolfiori, basilico, bietola da coste, verza, indivia riccia, lattuga romana, prezzemolo, melanzana. Pomodori e peperoni sono ormai a fine produzione anche nelle zone del Sud, mentre inizia la raccolta del radicchio di Chioggia e del radicchio di Treviso, della scarola e della zucca.

Prepariamo le coltivazioni invernali nell’orto

Per garantirci la produzione invernale di insalate, spinaci e altri ortaggi da foglia, bisogna allestire, a protezione nell’orto, dei tunnel trasparenti. Per questo possiamo utilizzare archetti e teli in commercio (anche online, clicca qui per l’acquisto su Amazon). Prima però ricordiamoci di preparare il terreno adeguatamente, vangandolo in profondità, concimandolo e prestabilendo le file in cui andremo a seminare. Nelle giornate più calde solleviamo i tunnel per arieggiare.

I lavori nel giardino e orto ad Ottobre: pacciamature

Le piante da orto da proteggere con pacciamatura (teli neri), come fragole, porri e carciofi, vanno coperte adesso, prima che il terreno si raffreddi troppo perché altrimenti si otterrà l’effetto contrario a quello desiderato. Il terreno umido e freddo infatti, se pacciamato, mantiene più a lungo la sua bassa temperatura.

Le foglie secche raccolte dal giardino possono essere utilizzate per pacciamare il terreno intorno a roseti, siepi, arbusti. Le foglie più o meno decomposte sono infatti utili per trattenere l’umidità, ma non danno alcun nutrimento fintanto che non sono completamente demolite. Spargiamole abbondantemente sul terreno e sul colletto delle piante, non senza prima aver smosso il terreno zappettando delicatamente. Al posto delle foglie possiamo pacciamare con della torba (acquistabile su Amazon, clicca qui), utile per trattenere l’umidità e se, somministrata spesso, adatta a rendere meno compatto il terreno argilloso. Si distribuisce sul terreno umido formando uno strato di circa 5 cm.

Trattamenti nel frutteto ad ottobre

Alla caduta delle foglie degli alberi da frutto va effettuata l’ultima distribuzione di poltiglia bordolese (2,5%, in vendita anche online, se interessato clicca qui). Questa operazione è utilissima perché impedisce alle forme svernanti di parassiti fungini di sopravvivere durante l’inverno, limitando così il potenziale di inoculo in primavera. Altro trattamento utile è la spazzolatura dei tronchi, ottimo sistema di prevenzione di malattie e parassiti. Lo scopo di tale operazione è quello di eliminare muffe, licheni e parassiti che si installano sulla corteccia, oltre che ad eliminare tutti i punti entro cui, nella bella stagione, si annideranno alcune larve. Utilizziamo una spazzola di ferro, se la pianta è sufficientemente grande e robusta o una di saggina se la corteccia è più delicata, come quella del noce, del melo e del pero. La spazzolatura dev’essere energica, svolta su tutto il tronco e sulle branche principali, con un movimento dall’alto verso il basso. Può essere utile anche servirsi di un coltello per pulire eventuali ferite delle piante, le quali andranno poi coperte con mastice cicatrizzante (per l’acquisto su Amazon clicca qui) o cosparse di propoli disinfettante.

Manutenzione del laghetto ad ottobre

Svuotiamo la vasca del laghetto per almeno la metà dell’acqua e raccogliamo quanto si è depositato sul fondo: foglie, detriti, piante morte, terra. Puliamo bene anche la superficie togliendo le piante in eccesso, le foglie, i legnetti, l’erba. A questo punto possiamo immettere acqua pulita riportando il livello a quello normale. Approfittiamo per pulire i filtri della pompa ed eseguire la periodica manutenzione al sistema. Dopodiché copriamo il laghetto e le eventuali rocce con una rete in modo da proteggere tutto dalla caduta delle foglie d’autunno.

Cura delle piante d’appartamento ad ottobre

Una volta riportate in appartamento, le piante da interno devono essere annaffiate frequentemente, ma non in abbondanza come in estate. Può essere utile somministrare del fertilizzante liquido. Se vengono accesi i termosifoni, verificare che le piante non si trovino troppo vicine ad essi e controllare quotidianamente l’umidità del terreno.

Coltiviamo in acqua i giacinti (coltura idroponica)

Il giacinto è la pianta ideale per rallegrare l’appartamento nel periodo invernale. Procuriamoci per questo dei vasi di vetro trasparente o colorato, facilmente reperibili presso i negozi specializzati, anche online (li trovi su Amazon, clicca qui), e i vivaisti, specificamente realizzati per la coltura idroponica. Riempiamoli di acqua e poniamo sul fondo un pezzo di carbone vegetale. Il bulbo del giacinto va sistemato sulla strozzatura del vaso e l’acqua va eventualmente rabboccata perché ne bagni la base. Mettiamo i vasi in un luogo fresco, luminoso, lontano dai termosifoni e, a fine anno, inizierà la fioritura.

Cura dei bonsai ad ottobre

Se qualcuno dei nostri bonsai ha fruttificato, è bene togliere i frutti rimasti per evitare che indeboliscano troppo la pianta, facendola seccare. È anche il momento di togliere i fili di ferro che abbiamo usato per dare forma alla pianta: in questo periodo, infatti, il legno indurisce e tende a inglobare il filo dentro la corteccia o a segnarne la superficie.

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Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

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One thought on “Lavori da fare ad ottobre in giardino, orto, balcone

  1. Questa guida è un vero toccasana per chi vuole trasformarsi in un erudito dellautunno in giardino! Ottima la parte sulla pacciamatura con le foglie secche, mi ricorda un tentativo fallito di trasformare il mio giardino in un bosco ipnotico. E la parte sulla raccolta delle castagne con la ricciaia? Per me è più una competizione di fortuna che un vero metodo. Comunque, lidea di coltivare giacinti in vasi trasparenti è unottima idea per far fare un po di colpa ai miei colleghi di ufficio. Un po di verde in appartamento, anche se è solo una questione di marketing! 😄

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