Cardo mariano, Silybum marianum: proprietà, effetti collaterali, coltivazione

Il cardo mariano, Silybum marianum (Fam. Asteraceae) è una bella pianta biennale, tipica della flora mediterranea. che cresce spontanea lungo i bordi delle strade, scarpate, incolti. Comune dalle regioni meridionali alle Prealpi, fino a 700 m d’altitudine, può essere coltivato facilmente nel nostro orto. Il cardo mariano è noto nelle campagne, fin dai tempi più antichi, quale pianta alimentare. La pianta intera tritata si dà al bestiame e gli uccelli gradiscono i suoi semi. Ma sono le numerose proprietà medicinali del cardo mariano a renderlo davvero interessante, come scopriremo più avanti.

Silybum marianum: identificazione, descrizione

Simile al cardo comune, il cardo mariano è caratterizzato da una radice a fittone, lunga, robusta e fibrosa. Il fusto alto più di un metro è eretto e ramificato. L’altezza è di circa 30-50 cm. Le foglie sono alternate, molto grandi, di colore verde scudo, macchiate di bianco lungo le nervature. I margini sono ondulati bordati di spine di colore giallo e di ciglia. I fiori, che appaiono solo il secondo anno in luglio-agosto, sono raggruppati in infiorescenze arrotondate (capolini).

Silybum marianum
Silybum marianum

Queste sono molto grosse, di colore viola, disposte alle estremità dei rami. Le brattee dell’involucro dei capolini sono ricurve e acutamente spinose all’estremità. Il seme (frutto) è un achenio nero, lucente o marezzato di giallo, sormontato da un pappo breve a setole biancastre. Odore nullo, sapore di carciofo.

Cardo mariano: curiosità

Come si può intuire dal nome, il cardo mariano è legato alla figura della Vergine Maria. La leggenda narra che le macchie bianche sulle foglie siano state originate dalle gocce di latte della Madonna cadute su di esse mentre nascondeva il figlio, Gesù, durante la fuga in Egitto.

Silybum marianum: coltivazione

Silybum marianum è una pianta dal buon valore ornamentale che non necessita di particolari esigenze colturali. Predilige posizione soleggiata e terreno povero, ben drenato. Si propaga facilmente per semina all’aperto in piena terra in maggio-giugno. I semi vanno appena coperti con un poco di terra e annaffiati regolarmente. Appena le piantine sono sufficientemente grandi da poter essere maneggiate, si diradano, mantenendo una distanza di 50-60 cm una dall’altra.

Silybum marianum: proprietà medicinali

Il Silybum marianum ha proprietà: coleretiche, colagoghe, diuretiche, ipertensive, toniche, aperitive, cardiotoniche, ipoglicemizzanti. La farmacopea e la scienza moderna ne riconosco le proprietà toniche ed epatoprotettive tanto da essere indicato come terapia complementare in pazienti con danni al fegato dovuti a steatosi epatica alcolica, steatosi epatica non alcolica, epatite e persino il cancro al fegato. Uno studio del 2021 ha dimostrato come l’assunzione di cardo mariano migliori la funzionalità epatica in soggetti affetti a da steatosi epatica non alcolica. Molto probabilmente l’azione epatoprotettiva del Silybum marianum è dovuta alle proprietà antiossidanti della silimarina, pool di molecole il cui composto principale è la silibina. Altri costituenti del cardo mariano (semi) sono: olio essenziale, un principio amaro, istamina e tiramina.

La silimarina attua un’azione antagonista su diverse sostanze epatotossiche come la falloidina e l’alfa-amanitina, tossine dell’Amanita phalloides [1]. L’azione ipertensiva avviene per azione stimolante cardiaca, sulle ghiandole surrenali, il rene e la vasocostrizione periferica. Il cardo mariano è usato come stimolante dell’appetito nelle persone ansiose o stressate. Facilita il transito intestinale (effetto lassativo), combatte l’ulcera gastrica. Silybum marianum è inoltre un coadiuvante nei trattamenti contro le infiammazioni delle emorroidi.

Rimedi naturali con il cardo mariano

Il cardo mariano può essere impiegato quale rimedio naturale per la cura di alcuni disturbi:

  • Contro l’inappetenza: vino di cardo mariano, infuso. Lasciare 30 g di foglie e radici in 1 l di vino rosso bollente per 30 minuti. Lasciare raffreddare, filtrare. Assumere un bicchiere piccolo prima dei pasti;
  • Contro la chinetosi (mal d’auto, mal di mare, mal d’aria): decotto di cardo mariano. Bollire 1 g di polvere di semi in 250 ml d’acqua per 10 minuti. Assumere 2 tazze al giorno;
  • Contro le emorroidi (uso interno): decotto di cardo mariano. Facciamo bollire 20 g di semi contusi in 1 l d’acqua per 10 minuti. Bere 2 tazze al giorno.
  • Per il benessere del fegato: consumare il cardo mariano a scopo alimentare come suggerito nel prossimo paragrafo.
  • Contro l’ipotensione: polvere di semi di Silybum marianum. 1 g miscelato in cucchiaio di miele, 2 volte al giorno, prima dei pasti. In alternativa tintura madre: 30 gocce in un po’ di acqua tiepida, 20 minuti prima dei 3 pasti.

Cardo mariano: usi in cucina

Gli usi in cucina del cardo mariano sono molteplici. Con le foglie più tenere del cardo mariano si possono preparare gustose insalate dal vago gusto di cetriolo. I capolini di Silybum marianum, raccolti prima della fioritura, si cucinano come i carciofi. I grossi fusti si mangiano crudi, al naturale o in pinzimonio, o ancora cotti, come i gobbi. Infine, le radici lessate del cardo mariano si possono mangiare condite con poco olio.

Silybum marianum: avvertenze, controindicazioni, effetti collaterali

Prima dell’assunzione di semi di Silybum marianum e loro estratti consultare il medico. Il cardo mariano è generalmente considerato sicuro, ma alcuni effetti collaterali includono disturbi intestinali come diarrea, nausea o gonfiore. Si consiglia cautela nell’assunzione di cardo mariano ed è in generale controindicato in pazienti quali:

  • Donne in gravidanza: non ci sono dati sulla sua sicurezza in gravidanza, quindi si consiglia generalmente di evitare questo tipo di integratore.
  • Pazienti allergici alla pianta: il cardo mariano può causare una reazione allergica nelle persone allergiche alla famiglia delle Asteraceae/Compositae.
  • Soggetti diabetici: gli effetti ipoglicemizzanti del cardo mariano possono esporre i pazienti con diabete al rischio di ipoglicemia.
  • Soggetti affetti da determinate patologie: il cardo mariano può avere effetti estrogenici, che possono peggiorare le condizioni ormono-sensibili, inclusi alcuni tipi di cancro al seno.


Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *