Il mirtillo nero, Vaccinium myrtillus e il mirtillo rosso Vaccinium vitis-idaea (Fam. Ericaceae) sono due piccoli arbusti spontanei apprezzati per i loro frutti (bacche). Il mirtillo nero è quello classico dei boschi diffuso in Italia settentrionale e centrale e Nord Europa, sopra i 1.000 m d’altitudine, nel sottobosco di conifere o nelle radure, dove il terreno è piuttosto fresco e siliceo. Il mirtillo rosso (Cranberry) lo si trova spontaneo ad un’altitudine inferiore ed è originario di Nord Eurasia e Nord America. Entrambi, nel rispetto delle loro esigenze colturali, possono essere coltivati con successo nel nostro giardino: scopriamo come.
Vaccinium myrtillus e Vaccinium vitis-idaea: coltivazione
Vaccinium myrtillus e Vaccinium vitis-idaea hanno tecniche colturali simili. Entrambe le specie richiedono terreni ricchi, piuttosto torbosi, leggermente acidi e posizioni soleggiate o parzialmente in ombra. Il mirtillo predilige terreni non lavorati e mostra di apprezzare incolti, vergini, appena disboscati. Il mirtillo non tollera il calcare, nemmeno quello presente nell’acqua d’irrigazione ed esige un drenaggio perfetto. L’acqua piovana, assolutamente da preferire nella coltura di questo frutto, deve poter defluire in breve tempo senza lasciare ristagni. Per quanto concerne la concimazione, conviene utilizzare letame maturo all’atto della messa a dimora. Questo andrà sistemato sul fondo della buca ricoperto da uno strato di terra. In alternativa utilizzare torba acida in corso di coltura.


Riproduzione del mirtillo
I metodi di riproduzione del mirtillo sono diversi. In settembre è possibile moltiplicarlo per propaggine. Scegliamo uno o più fusti basali sufficientemente lunghi e giovani e costringiamoli in posizione prostrata. È sufficiente incidere leggermente con un coltello il fusto e interrarlo per pochi centimetri per indurre la produzione di nuove radici. Dopo uno o due anni le propaggini possono essere staccate dalla pianta madre e messe a dimora stabilmente. Un altro sistema più veloce consiste nella divisione delle piante da effettuare a ottobre o in febbraio-marzo.
La riproduzione del mirtillo può avvenire anche prelevando delle talee in luglio. Piantiamo le talee in un miscuglio, in parti uguali, di torba e sabbia. Quando le talee avranno radicato, invasiamo in contenitori di 7-8 cm di diametro in cui siano poste due parti di terriccio da giardino, due parti di torba e una parte di sabbia grossolana. Il mirtillo si può anche riprodurre per seme, ma i tempi e il procedimento sono gli stessi di quelli delle talee.
Raccolta del mirtillo
La raccolta del mirtillo si effettua in luglio-agosto staccando le bacche con le mani o con uno specifico pettine.
Mirtillo: curiosità e proprietà
Il mirtillo nero viene impiegato dai popoli del nord Europa per la produzione di marmellate, gelatine e liquori. In Scozia e Irlanda si celebra la “domenica del mirtillo” dedicata alla raccolta delle bacche. Nel Nord America i mirtilli rossi facevano parte dell’alimentazione degli indiani che li consumavano freschi o essiccati. Presso i Delaware il mirtillo rosso era considerato simbolo di pace ed era normalmente impiegato per tingere corpo e capelli. Il mirtillo possiede proprietà rinfrescanti, astringenti, toniche e diuretiche [1]. Contiene Vitamina A e C, acido malico, fosforo, calcio, manganese, antociani, tannini. Il mirtillo rinforza i vasi sanguigni, potenzia la visione notturna, combatte la diarrea e la cistite.
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