L’origano, Origanum vulgare L. è una pianta erbacea perenne appartenente alla Famiglia delle Lamiaceae. Diffuso in tutta Europa, cresce bene nei terreni poveri e nelle regioni montuose, fino a 1000 m d’altitudine. Noto fin dagli antichi Romani quale pianta aromatica, l’Origanum vulgare è una specie la cui coltivazione appare semplice e gratificante. Il nome Origanum deriva dal greco oros (montagna) e ganos (splendore), ovvero significa “splendore della montagna”. L’origano non è solo un’erba aromatica dall’inconfondibile profumo, caratteristico della cucina mediterranea. Esso possiede interessanti proprietà medicinali, tra cui quelle digestive, stimolanti, toniche, antimicrobiche, diuretiche, sudorifere [1]. Scopriamo dunque quali sono le sue esigenze colturali, come moltiplicarlo e quando si raccoglie.
Origano: descrizione
Origanum vulgare si presenta in grossi ciuffi, costituiti da numerosi steli di consistenza erbacea. Questi sono alti 40-70 cm, eretti, rossastri, ramificati verso la parte superiore. Le foglie, ovali e opposte, sono di un bel colore verde scuro e dotate di un corto peduncolo. I fiori sono piccoli, rosati, visibili da luglio ad ottobre, raggruppati in corimbi, all’estremità dei rami. Il frutto è composto da 4 acheni ovali lisci.

Origano: esposizione, tipo di terreno, annaffiature
L’origano ama le posizioni soleggiate e tanto maggiore sarà il sole che riceve, tanto più intenso sarà il suo aroma. Origanum vulgare cresce bene nel terreno povero, ma ben drenato, anche un poco calcareo. Non necessita di grandi apporti di acqua, ma di un terreno sempre un poco umido.
Moltiplicazione dell’Origanum vulgare
L’origano si moltiplica facilmente per semina in marzo. Mettiamo i semi in un vaso in una posizione riparata finché non avranno germinato e le piantine attecchito. Controlliamo che il terreno sia sempre un po’ umido. A maggio sarà possibile trapiantarle in piena terra o in cassette ad una distanza di circa 30 cm l’una dall’altra. Se si acquistano piantine in vasetti, è bene metterle a dimora subito. Provvediamo ad una parziale ombreggiatura nelle prime due settimane dopo il trapianto e annaffiamo regolarmente.
È possibile moltiplicare l’origano anche per talea in primavera. Allo scopo preleviamo talee lunghe 7-8 cm dalla base della pianta, scegliendo tra i getti non fioriferi. Piantiamo le talee in un vasetto con un miscuglio di torba e sabbia. Una volta radicate esse potranno essere messe a dimora.
Raccolta dell’origano
L’Origanum vulgare si raccoglie quando è in piena fioritura, in luglio-agosto. I rametti tagliati alla base vanno riuniti in mazzetti da sospendere e fatti essiccare in un locale asciutto e ventilato. Fiori e foglie di origano si utilizzano in cucina, mentre l’intera pianta può essere impiegata per delle tisane. L’origano si può consumare anche fresco per aromatizzare le insalate o, come da tradizione, sulla pizza.
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