Bronchiolite nel neonato e nel bambino: cos’è, sintomi, cause, cure

La bronchiolite è una condizione infiammatoria respiratoria causata da un virus – più comunemente il virus respiratorio sinciziale (RSV) – che colpisce i bronchioli del neonato e del bambino sotto i due anni d’età, tipicamente nella stagione invernale. I bronchioli rappresentano la più piccola diramazione bronchiale (meno di 1 mm) è hanno il compito di controllare il flusso d’aria nei polmoni. Quando vengono infettati da un virus respiratorio o danneggiati, i bronchioli possono gonfiarsi o intasarsi. Ciò riduce il flusso di ossigeno e gli interscambi gassosi a livello degli alveoli polmonari. La bronchiolite causata dal virus respiratorio sinciziale (RSV), per il quale non esiste un vaccino, può talvolta richiedere un ricovero ospedaliero e rarissimamente la terapia intensiva. Di seguito scopriamo: sintomi, cause, diagnosi, cura della bronchiolite nel neonato

Sintomi

I sintomi della bronchiolite virale osservabili nel neonato e nei bambini piccoli sono:

  • respiro corto, rapido e affannoso;
  • respiro sibilante;
  • crepitii polmonari;
  • affaticamento;
  • costole che appaiono incavate durante i tentativi di inspirazione nei bambini;
  • raffreddore;
  • tosse;
  • febbre.

Contattare il 118 se il bambino presenta i seguenti sintomi:

  • cianosi: aspetto bluastro della pelle, delle labbra e della lingua, dovuto alla mancanza di ossigeno;
  • febbre alta;
  • lunghe pause respiratorie (apnee);
  • evidente pallore;
  • eccessivo sudore.

Bronchiolite virale: cause

Le epidemie virali di bronchiolite si verificano ogni inverno. La maggior parte dei casi di bronchiolite virale infantile è causata dal virus respiratorio sinciziale (RSV), ma esistono altri virus in grado di entrare ed infettare le vie respiratorie di neonato e bambino.

Virus che causano la bronchiolite:

  • Virus respiratorio sinciziale (RSV): l’RSV di solito colpisce i bambini all’età di 2 anni, ma è più comune nei bambini di età inferiore a 1 anno. Questa infezione virale contagiosa e pericolosa produce infiammazione, muco e congestione delle vie aeree;
  • Adenovirus: questi virus colpiscono le mucose e causano circa il 10% delle infezioni acute del tratto respiratorio nei bambini;
  • Virus dell’influenza: questi virus causano infiammazioni a polmoni, naso e gola. È particolarmente pericoloso per i bambini che non hanno un sistema immunitario forte.

Fattori di rischio per la bronchiolite in neonato e bambino

La bronchiolite virale colpisce i bambini fino a 2 anni, ma è più frequente nei lattanti di 3-9 mesi di età.

Fattori di rischio per la bronchiolite virale nei neonati e nei bambini piccoli:

  • non essere stati allattati al seno;
  • nascita prematura o con problemi cardiaci o polmonari;
  • avere un sistema immunitario debole;
  • esposizione al fumo di sigaretta;
  • frequentare luoghi affollati dove è favorito il contagio del virus respiratorio sinciziale, come gli asili nido.

Diagnosi

Per la diagnosi di bronchiolite solitamente è sufficiente l’esame obiettivo dei sintomi da parte del medico pediatra e la misurazione dei livelli di ossigeno nel sangue mediante un sensore posizionato sul dito bambino (pulsossimetro). Nei casi più gravi si rendono necessarie radiografie toraciche e tamponi di muco nasali che serviranno per individuare il tipo di virus che ha causato l’infezione.

Come si cura la bronchiolite virale?

Non esiste alcun vaccino contro il virus respiratorio interstiziale (RSV). Fortunatamente la maggior parte dei casi di bronchiolite virale sono lievi e si risolvono senza trattamento entro una-due settimane, anche se la tosse può persistere per più tempo. La guarigione è favorita dal riposo e da una maggiore assunzione di liquidi. Manteniamo pulita l’aria in casa, arieggiando spesso e allontanando fumi e sostanze chimiche. L’uso di un umidificatore per ambienti aiuterà il bambino a respirare meglio. Seguire sempre i consigli e le indicazioni del medico pediatra di fiducia.

Per i casi più gravi di bronchiolite virale del neonato, potrebbe essere necessario il ricovero in ospedale in terapia intensiva. Un ospedale può fornire al piccolo paziente assistenza respiratoria, nutrimento attraverso il sondino naso-gastrico e trattamenti fluidi per via endovenosa.

Correlati:


Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *