Ginepro comune (Juniperus communis): proprietà, raccolta delle bacche, rimedi

Il ginepro comune (Juniperus communis fam. Cupressaceae) è un piccolo albero o arbusto largamente distribuito nell’emisfero settentrionale, dal Nord America all’Asia sud orientale e dalla Siberia al Mediterraneo, fino ai 2500 m di altitudine. Coltivato in terrazzi e giardini a scopo ornamentale, il ginepro è dotato di interessanti proprietà aromatiche e medicinali. In fitoterapia si usano i rametti fogliosi, le bacche (galbuli) acerbe e l’olio essenziale. Probabilmente l’uso più noto delle bacche di ginepro è quello in cucina. Le bacche di ginepro vengono infatti impiegate per marinate, per aromatizzare piatti a base di carne e selvaggina, per l’affumicatura del prosciutto e per la produzione del liquore gin. Come illustrato più avanti, sono tanti i rimedi naturali fai-da-te che possiamo realizzare con il ginepro comune e le curiosità sugli impieghi tradizionali di questa pianta.

Juniperus communis: identificazione, descrizione

L’etimologia del nome Juniperus communis deriva dal latino ‘jumenta’ (giumenta) e dal verbo ‘pario’ (generare). Anticamente le bacche di ginepro venivano infatti date da mangiare al bestiame per favorire il parto, data la proprietà di provocare le contrazioni uterine. Per tali ragioni l’impiego medicinale del ginepro è sconsigliato in gravidanza, poiché può essere causa di aborto. Altri attribuiscono il nome botanico del ginepro ad una parola di origine celtica, juneprus, che significa acre, in rifermento al sapore particolare delle bacche.

Il ginepro comune ha un’altezza che varia tra i 50 cm a 6 m d’altezza, a seconda dell’habitat in cui cresce: di norma è un piccolo alberello, ma nelle regioni a clima molto rigido, assume forme contorte, prostrate. Il tronco ha una corteccia rugosa, grigiastra con branche a fasci eretti, giovani rami a sezione triangolare. La sua chioma è variabile, in genere appuntita, ma anche allargata ed espansa. Le foglie sono aghiformi, appuntite, lunghe 1 cm, in verticilli di 3, con una striscia biancastra superiormente e di colore grigio-verde interiormente. I coni maschili e femminili si sviluppano su alberi separati, all’ascella delle foglie. Il ginepro fiorisce in aprile-maggio. I fiori giallastri sono dioici, poco visibili, raggruppati in piccoli amenti all’ascella delle foglie; si raccolgono dalla primavera all’autunno.

Raccolta e conservazione delle bacche di ginepro

I frutti dello Juniperus communis, detti comunemente bacche (sono pseudobacche), sono delle piccolissime pigne di 4-8 mm di diametro. Del tutto diverse da quelle delle altre conifere, le bacche, il cui nome esatto è galbuli, sono ricche di olio essenziale e di resina. Sono sferiche – verdi il primo anno, nere o viola a maturità, il secondo anno – costituite da squame carnose che si formano dai fiori femminili dopo la fecondazione e ricoperte di una patina (pruina) opaca. I galbuli hanno la caratteristica di portare in cima una fessura a forma di stella e contengono tre semi triangolari. Possiamo raccogliere le bacche di ginepro da settembre a novembre, a seconda delle località. Per evitare di pungerci con le foglie aguzze, tagliamo i rami con molte bacche e facciamoli essiccare al sole in un luogo areato ed asciutto o in un forno a calore moderato. Una volta essiccate scuotiamo i rami in un paniere e raccogliamo le sole bacche. L’involucro esterno della buccia dei galbuli deve rimanere perfettamente liscio e disteso anche dopo l’essiccazione: eventuali irregolarità della superficie sono dovute ad ammaccature o alla raccolta di frutti non maturi. Quando li raccogliamo scegliamo i galbuli più lucenti, voluminosi e pesanti e scartiamo quelli raggrinziti o che hanno conservato un colore rossiccio o verdognolo. Conserviamo le bacche di ginepro in recipienti di vetro o porcellana a chiusura ermetica e sminuzziamole solo al momento dell’uso, per evitare la perdita dell’olio essenziale. Le bacche di ginepro si possono acquistare in erboristeria, supermercato e drogheria, anche online.

Olio essenziale di ginepro: cos’è, come si ottiene

L’olio essenziale di ginepro è un liquido giallino o verde pallido di consistenza densa. La gran parte dell’olio essenziale di ginepro deriva dalla macerazione in acqua delle bacche schiacciate durante la produzione di bevande alcoliche come il gin, il cordiale, il brandy: la poltiglia che proviene dalla macerazione è introdotta in un alambicco e viene distillata in corrente di vapore per ottenere l’olio essenziale. Il residuo acquoso della distillazione viene filtrato per separare bacche e semi e poi concentrato fino a ottenere uno sciroppo che costituisce il vino o rob di ginepro, considerato un alimento assai pregiato dai montanari. L’olio essenziale così ottenuto è quello commercialmente più diffuso mentre solo piccole quantità di essenza è prodotta direttamente dalla distillazione delle bacche essiccate. L’essenza di ginepro ha un odore caratteristico tipo conifera o anche di trementina, molto piacevole ed ha un sapore amaro e aromatico. I costituenti principali dell’olio essenziale di ginepro sono: pinene, canfora di ginepro, cadinene, borneolo, isoborneolo, terpinolo, juniperolo.

Ginepro comune: proprietà, usi

Il ginepro comune è una vera e propria pianta medicinale. Al ginepro (bacche e olio essenziale) vengono riconosciute proprietà: carminative, aperitive, diuretiche, diaforetiche, emmenagoghe, rubefacenti. Nel Medioevo le pseudobacche di ginepro hanno avuto la fama di operare guarigioni miracolose; anche nel XVI secolo, erano considerate una panacea universale prodigiosa. Le bacche di ginepro rientrano nella composizione di molti preparati prescritti, sia dalla farmacopea ufficiale, sia della medicina popolare, per la cura delle affezioni delle vie respiratorie (proprietà espettoranti) e genito-urinarie (cura della cistite, calcoli urinari, disturbi alla prostata), degli stati uricemici e reumatici, delle raccolte ascitiche e delle tumefazioni edematose. Anche i rametti di ginepro possono essere impiegati per gli effetti diaforetici, diuretici ed antireumatici, stomachici e digestivi. Il ginepro possiede anche proprietà cosmetiche: l’effetto astringente è utile nel trattamento dell’acne e pelle grassa. Date le proprietà diuretiche il ginepro è una pianta molto utile per combattere la cellulite e ritenzione idrica. L’olio essenziale di ginepro ha molti usi veterinari; si usa soprattutto nei casi di cancro allo orecchie di cani e gatti e nei trattamenti per eliminare i parassiti.

Juniperus communis: altri impieghi

Il legno di ginepro è leggero, con odore di resina e aromatico, molto gradevole; serve per fare piccoli oggetti e specialmente piccole botti per conservare l’aceto, che in esse si aromatizza. Essendo molto odoroso è spesso utilizzato per essere bruciato come incenso. Le bacche di ginepro bruciate sui tizzoni accesi di un forno a legna o un caminetto, disinfettano e profumano l’ambiente in virtù del loro contenuto in olio essenziale, le cui proprietà antimicrobiche sono state dimostrate da numerosi studi (1, 2, 3, solo per citarne alcuni). Per quanto riguarda l’uso in cucina è necessario schiacciare le bacche di ginepro prima di aggiungerle ai piatti se desideriamo che il loro sapore sia ben deciso.

Ginepro comune: rimedi naturali fai-da-te

Tra i rimedi naturali fai-da-te più semplici da realizzare abbiamo l’infuso di bacche di ginepro. L’infuso di ginepro si prepara lasciando in infusione in un litro d’acqua calda 20 – 30 gr di bacche secche (ovvero un cucchiaio da caffè per tazza), che possono essere sostituite con conserva di ginepro (rob), tintura idroalcolica (20-30 gocce) o con estratto fluido (4-8 grammi pro die); lasciare le bacche in infusione per 10 minuti e berne tre tazze al giorno. L’infuso di bacche di ginepro possiede proprietà diuretiche e stomachiche, è utile contro alitosi e dolori mestruali, può essere applicato sulle piaghe per disinfettarle e favorirne la guarigione.

Un’altra preparazione fai-da-te molto interessante è il vino di ginepro dall’azione tonica, aperitiva, diuretica, antilitiasica, utile per combattere cistite, ritenzione idrica e febbri autunnali.

Vino al ginepro ingredienti:

  • bacche di ginepro frantumate: 30 g;
  • rami tagliati: 15 g;
  • vino bianco: 1 l.

Preparazione: porre bacche e rametti nel vino e lasciar macerare il tutto per 4 giorni; filtrare e aggiungere 30 g di zucchero. Bere un bicchiere al giorno. L’azione tonica è rafforzata dall’aggiunta di un pizzico di assenzio gentile e 15 g di radice di rafano selvatico.

Ginepro comune: rimedio naturale contro acne, reumatismi e stress

Con il ginepro possiamo realizzare anche un rimedio naturale contro l’acne: detergere la pelle due volte al giorno con decotto di ginepro ottenuto facendo bollire 50 g di trucioli di giovani rami in 1 l d’acqua per 15 minuti.

Contro i reumatismi molto efficace è una lozione alcolica che si ottiene per macerazione in 100 g di alcol a 60° di 10 gg di bacche contuse di ginepro, lasciate per 10 giorni e poi filtrate. Massaggiare l’articolazione dolorante con la lozione due-tre volte al giorno.

L’olio essenziale di ginepro agisce positivamente sul tono dell’umore soprattutto negli stati di stress eccessivo o esaurimento nervoso. Due gocce di olio essenziale applicate direttamente sulle braccia con un leggero massaggio permettono di ottenere un effetto rilassante.

Ginepro comune: controindicazioni

Il ginepro è controindicato in gravidanza, allattamento e qualora siano in corso stati infiammatori gastro-enterici od esistano affezioni renali, acute o croniche.

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Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

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