Artrite reumatoide e malattie autoimmuni: bicarbonato di sodio cura alternativa valida?

Un rimedio semplice, ma straordinariamente efficace nel ridurre i sintomi infiammatori che affliggono i malati di artrite reumatoide ed altre malattie su base autoimmune, sarebbe il bicarbonato di sodio. Questo perlomeno è quanto sostengono gli scienziati del Medical College of Georgia presso l’Augusta University, Usa. Quando si tratta di cure alternative occorre sempre essere cauti, ma ciò che ha messo in luce il team di scienziati americani permette di attribuire a questo sale, dai mille usi e virtù, alcune proprietà inedite.

Il bicarbonato di sodio sarebbe infatti in grado di incoraggiare la nostra milza a promuovere un ambiente anti-infiammatorio che potrebbe essere terapeutico nei confronti delle malattie infiammatorie. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul Journal di immunology.

Un bicchiere al giorno di acqua e bicarbonato contro artrite reumatoide ed altre malattie autoimmuni

Un bicchiere di acqua e bicarbonato, questa è la dose giornaliera in grado di donare sollievo dai sintomi infiammatori delle malattie autoimmuni. I ricercatori hanno dimostrato che quando ratti o persone sane bevono una soluzione di acqua e bicarbonato di sodio, lo stomaco inizia a produrre più acido per digerire il pasto successivo. Questo era un po’ quello che noi tutti conoscevamo sulle proprietà di questo sale, ma c’è di più. Il bicarbonato di sodio stimola anche le cellule mesoteliali che si trovano nella milza, finora poco studiate, per dire all’organo che non è necessario montare una risposta immunitaria protettiva.

Le cellule mesoteliali delineano le cavità del corpo, come quella che contiene il nostro tratto digestivo, e coprono anche l’esterno dei nostri organi per evitare che letteralmente si sfreghino l’uno con l’altro. Circa un decennio fa, è stato rilevato che queste cellule forniscono anche un altro livello di protezione. Possiedono infatti dei microvilli, microscopiche estroflessioni della membrana plasmatica del polo apicale, che servono a sorvegliare l’ambiente  esterno avvertendo gli organi che ricoprono quando è presente un invasore che necessita di una risposta immunitaria.

La milza che fa parte del sistema immunitario, agisce come un grande filtro per il sangue ed è dove vengono prodotti alcuni globuli bianchi, come i macrofagi. “Certamente bere bicarbonato influenza la milza e pensiamo che sia attraverso le cellule mesoteliali”, dice O’Connor, autore principale dello studio. L’azione, che coinvolge il neurotrasmettitore acetilcolina, sembra promuovere di fatto una riduzione dell’infiammazione.

Infiammazione ridotta dopo due settimane di assunzione di acqua e bicarbonato di sodio

I macrofagi, forse meglio conosciuti per la loro capacità di fagocitare i detriti di cellule ferite o morte, sono i primi a mobilitarsi ad una richiesta di risposta immunitaria. Dopo l’assunzione per due settimane di acqua e bicarbonato di sodio nella milza, così come nel sangue e nei reni, i ricercatori americani hanno rilevato come la popolazione di cellule immunitarie chiamate macrofagi, si sposti principalmente da quella che promuove l’infiammazione, chiamata M1, a quella che la riduce, chiamata M2.  Ma come sono giunti i ricercatori a tale scoperta?

Inizialmente gli scienziati hanno fornito acqua e bicarbonato di sodio ai topi da laboratorio affetti da ipertensione e insufficienza renale cronica. Una delle molte funzioni dei reni è quella bilanciare il pH sanguigno. Con l’insufficienza renale, vi è una compromissione della funzionalità renale e uno dei problemi che ne derivano può essere che il sangue diventi troppo acido. Conseguenze significative possono includere un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e osteoporosi.

Prove cliniche hanno dimostrato che una dose giornaliera di bicarbonato di sodio non solo riduce l’acidità, ma rallenta anche la progressione della malattia renale. Ma un particolare inedito è saltato all’occhio degli scienziati dell’Augusta University:  contemporaneamente a questi benefici la produzione di macrofagi si spostava da M1 ad M2. Stessa cosa è accaduta nei ratti sani sottoposti in un secondo momento all’assunzione di acqua e bicarbonato di sodio, effetto confermato, in seguito, su degli studenti volontari in buona salute.

Riduzione della risposta autoimmune

“Il passaggio dal profilo infiammatorio a quello anti-infiammatorio è accaduto ovunque”, ha spiegato il Dott. O’Connor. “L’abbiamo visto nei reni, l’abbiamo visto nella milza, ora lo vediamo nel sangue periferico”. Ciò è probabilmente dovuto alla maggiore conversione di alcune delle cellule proinfiammatorie in quelle anti-infiammatorie accoppiate con la produzione effettiva di più macrofagi anti-infiammatori.

Gli scienziati hanno anche visto un cambiamento in altri tipi di cellule immunitarie, come l’aumento di cellule T regolatrici, che generalmente abbassano la risposta immunitaria e aiutano ad impedire al sistema immunitario di attaccare i nostri stessi tessuti. Quest’azione anti-infiammatorio dura per almeno quattro ore negli esseri umani dopo l’assunzione di acqua e bicarbonato e tre giorni nei ratti. La dose di acqua e bicarbonato da assumere giornalmente per ottenere l’effetto anti-infiammatorio sarebbe di 2 g di NaHCO3 disciolti in 250 ml di acqua.

Bicarbonato di sodio ed artrite reumatoide: una cura alternativa contro le malattie infiammatorie autoimmuni?

“Pensiamo che i segnali colinergici (acetilcolina) che sappiamo mediare questa risposta antinfiammatoria non provengano direttamente dal nervo vago che innerva la milza, ma dalle cellule mesoteliali che formano queste connessioni con la milza”, tiene a precisare O’Connor. Infatti, quando viene tagliato il nervo vago, un grande nervo cranico che inizia nel cervello e raggiunge il cuore, i polmoni e l’intestino e che partecipa al controllo di alcune funzioni come frequenza cardiaca costante e digestione, non vi è alcun impatto sul comportamento delle cellule mesoteliali.

Di contro quando è stata rimossa o anche solo spostata la milza, si sono rotte le fragili connessioni mesoteliali e la risposta anti-infiammatoria è stata persa, dice O’Connor. Infatti, quando è stata solo leggermente mossa la milza come potrebbe accadere durante un intervento chirurgico, la copertura precedentemente liscia delle cellule mesoteliali è diventata più grossa ed ha cambiato colore. Alcuni studi hanno dimostrato come la stimolazione elettrica del nervo vagale possa ridurre la risposta immunitaria nelle persone con artrite reumatoide.

O’Connor spera che bere bicarbonato di sodio possa un giorno produrre risultati simili nelle persone con malattie autoimmuni: “È potenzialmente un modo veramente sicuro per curare le malattie infiammatorie. Tra gli effetti collaterali del consumo di acqua e bicarbonato di sodio c’è stato l’ingrossamento della milza analogamente a quanto avviene durante un’infezione. Gli scienziati pensano proprio a causa dello stimolo anti-infiammatorio che questo sale produce.

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Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

8 thoughts on “Artrite reumatoide e malattie autoimmuni: bicarbonato di sodio cura alternativa valida?

  1. Io ho l’artrite reumatoide vorrei sapere un bicchiere di acqua e bicarbonato….un cucchiaino di bicarbonato??Stomaco pieno….allo stomaco non da noia il bicarbonato ogni giorno??Vorrei capire …

  2. Buongiorno Roberta,
    ha ragione, ho prontamente aggiornato l’articolo per renderlo più chiaro (dosi e dettagli dello studio erano comunque consultabili sul link dell’articolo accademico allegato). La dose di acqua e bicarbonato da assumere giornalmente per ottenere l’effetto anti-infiammatorio sarebbe di 2 g di bicarbonato di sodio disciolti in 250 ml di acqua. Nello studio non sono specificati quando (stomaco vuoto o pieno) i volontari avrebbero assunto questo rimedio. Non si tratta chiaramente di una prescrizione medica, ma solo di un risultato sperimentale che ha messo in evidenza le potenziali proprietà anti-infiammatorie del bicarbonato di sodio. Per quanto riguarda gli effetti collaterali certamente il bicarbonato di sodio può dare, come riportato nel presente studio, problemi alla milza, ma sono stati segnalati anche disturbi gastrointestinali, formazione di calcoli, ipertensione, ritenzione idrica, etc. Il bicarbonato di sodio è pertanto sconsigliato in soggetti cardiopatici, con disturbi renali, ipertensione, in gravidanza e allattamento. Ne parli con il suo medico di fiducia prima di decidere di assumere questo o qualsiasi altro rimedio fai-da-te. Spero di averle dato le risposte che cercava. Cordiali saluti. Dott.ssa Anna Elisa Catanese

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