Il body-painting a “zebra” protegge dal morso degli insetti

Il body-painting, ovvero l’arte di dipingere il corpo nudo, ci rimanda ad un’idea che mescola trasgressione e bellezza, gioia del colore e libertà. Eppure si tratta della forma d’arte tra le più antiche e primitive, utilizzata tuttora nei luoghi più remoti della terra, tra le poche tribù non ancora intaccate dall’influenza dell’era moderna.

Tali ornamenti rappresentano spesso il carattere distintivo di una particolare tribù e rientrano nell’ambito di rituali vari. Al pari della livrea o del manto di uno splendido animale selvatico il body-painting serve per esaltare vigore e forza fisica, incutere timore nei confronti del nemico, sedurre o più semplicemente mimetizzarsi tra la vegetazione durante le fasi di caccia.

Ma ci sarebbe un’altra sorprendente funzione legata ai segni e colori dipinti sul corpo: uno studio guidato dagli scienziati della Eotvos Lorand University in Ungheria in collaborazione con la Lund University, Svezia, ha dimostrato che le strisce bianche dipinte su un corpo scuro, ad imitare il mantello di una zebra, sarebbero in grado di proteggere la pelle dalle punture d’insetto. I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati su Royal Society Open Science journal.

Il body-painting: un’arte antichissima

Susanne Åkesson, professoressa del Dipartimento di Biologia della Lund University, spiega: “Il body-painting è iniziato molto tempo prima che gli umani cominciassero ad indossare vestiti, ci sono reperti archeologici che includono segni sulle pareti delle caverne in cui vivevano i Neanderthal, che suggeriscono che fossero dipinti con pigmenti di terra come l’ocra”.

La maggior parte delle comunità indigene che dipingono i loro corpi vivono oggi in aree (Africa, Australia e Papua Nuova Guinea) dove c’è un’abbondanza di tafani succhia-sangue (mosca cavallina), zanzare o mosche tse-tse. La puntura di quest’insetti è legata al rischio della trasmissione di batteri, parassiti ed altri agenti patogeni.

Lo stesso team di ricerca aveva già precedentemente osservato come le strisce della zebra fungessero per l’animale da protezione contro i tafani. Era anche noto come un mantello chiaro, ad esempio sui cavalli, fornisse maggiore protezione, rispetto a quello scuro (scoperta che nel 2016 era già valsa agli stessi scienziati l’IgNobel in Fisica).

Il curioso studio sugli effetti repellenti del body-painting a “zebra”

Nel nuovo studio, il team ha compiuto un ulteriore passo in avanti nella ricerca. Per gli esperimenti i ricercatori hanno dipinto tre manichini in plastica: uno color marrone scuro, uno color marrone scuro con strisce bianche e uno color carne. Hanno quindi ricoperto i manichini con uno strato di colla per insetti e li hanno lasciati all’aria aperta per 4 settimane in un prato infestato da tafani in Ungheria.

Il manichino in plastica marrone ha attirato dieci volte più tafani del manichino scuro dipinto con strisce bianche. La figura in plastica color carne ha invece attirato il doppio dei tafani rispetto al modello a “zebra”. “Abbiamo dimostrato che l’attrattiva per i tafani verso un modello di corpo umano marrone scuro diminuisce significativamente, se è dipinto con le strisce bianche utilizzate nel body-painting”, scrivono gli autori. “Così, i body-painting a strisce bianche, come quelli utilizzati da persone africane e australiane, possono servire per dissuadere i tafani.”

È stata valutata anche se la capacità di attirare la mosca cavallina differisse in base al fatto che i manichini fossero sdraiati o in piedi. I risultati hanno dimostrano che solo le femmine erano attratte dai modelli in piedi, mentre sia i maschi che le femmine erano attratti dai modelli sdraiati. “Questi risultati sono in linea con precedenti esperimenti in cui abbiamo dimostrato che i maschi gravitano verso l’acqua per bere e atterrare su superfici che riflettono la luce polarizzata lineare orizzontale, come i segnali provenienti da una superficie d’acqua. Le femmine che mordono e succhiano il sangue dagli animali ospiti rispondono agli stessi segnali dei maschi, ma anche ai segnali luminosi provenienti dal piano verticale, come i modelli in piedi “, conclude Susanne Åkesson.

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Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.