Morbo di Alzheimer: troppo sodio potrebbe influire sull’insorgenza della malattia

Una dieta troppo ricca di sodio potrebbe essere implicata nell’insorgenza del morbo di Alzheimer, malattia neurodegenerativa che rappresenta fino all’80% dei casi di demenza senile. Secondo uno studio condotto sui topi dagli scienziati della Weill Cornell Medicine di New York, che appare su Nature, il sale da cucina favorirebbe l’accumulo della proteina tau nel cervello.

“Il nostro studio propone un nuovo meccanismo attraverso il quale il sale media il deterioramento cognitivo e fornisce anche ulteriori prove di un legame tra abitudini alimentari e funzione cognitiva, spiega l’autore principale dello studio, l’italiano dott. Giuseppe Faraco.

Un eccesso di sodio può causare il morbo di Alzheimer?

Il nuovo studio riparte da quanto scoperto, sempre da Faraco ed il suo team, nel 2018. Nella precedente ricerca si evidenziò che i topi nutriti con una dieta troppo ricca di sodio manifestavano segni di demenza. Gli animali, in particolare, non riuscivano a completare le attività quotidiane, come costruire i loro nidi, e presentavano problemi nel superare i test di memoria.

La dieta ad alto contenuto di sodio aveva la conseguenza di favorire il rilascio di interleuchina-17 (IL-17). L’interleuchina-17 è una molecola che promuove l’infiammazione come parte della risposta immunitaria dell’organismo. L’IL-17 entrando nel flusso sanguigno impedisce alle cellule delle pareti dei vasi sanguigni nel cervello di produrre ossido nitrico.

L’ossido nitrico ha la proprietà di rilassare e dilatare i vasi sanguigni, permettendo al sangue di fluire correttamente. È chiaro dunque che una carenza di ossido nitrico nel cervello si traduca in una cattiva circolazione sanguigna cerebrale. Tali effetti, legati all’alto consumo di cloruro di sodio, tuttavia non sembravano bastare da soli a spiegare le cause della demenza nei roditori.

Dieta ricca di sodio e morbo di Alzheimer

Il nuovo studio in questione ha dimostrato che una ridotta produzione di ossido nitrico nei vasi sanguigni del cervello causata da un eccesso di sodio nella dieta, influisce a sua volta sulla stabilità delle proteine ​​tau dei neuroni. Le proteine tau forniscono la struttura per l’impalcatura dei neuroni (citoscheletro). Il citoscheletro permette di trasportare materiali e sostanze nutritive attraverso i neuroni per supportare la loro funzione e salute.

Secondo gli scienziati, quando si mangia troppo sale (ai topi dell’esperimento è stata fornita una quantità corrispondete a 5 volte la dose giornaliera raccomandata per l’essere umano; la dose giornaliera raccomandata di sale per l’essere umano è di 6 g), si riduce la produzione di ossido nitrico e, fatto interessante: “La proteina tau diventa instabile ed esce dal citoscheletro causando problemi”, spiega il dottor Costantino Iadecola, altro autore dello studio. La proteina tau non dovrebbe mai essere libera nella cellula: una volta che si stacca dal citoscheletro, essa va ad accumularsi nel cervello, causando disturbi cognitivi.

A riprova del fatto che l’insorgenza del morbo di Alzheimer non sembri dipendere dalla cattiva circolazione sanguigna nel cervello, gli scienziati hanno provato a fornire ai topi, insieme alla dieta ricca di sodio, un anticorpo per promuovere la stabilità della proteina tau. Ebbene in questo caso, nonostante si sia verificato il prevedibile scarso afflusso di sangue nel cervello, per colpa del sodio, gli animali non hanno dato segni di demenza.

Attenzione al sodio nascosto negli alimenti trasformati

Certamente saranno necessarie ulteriori ricerche per comprendere la relazione esistente tra assunzione di sodio e morbo di Alzheimer nell’essere umano. Tuttavia questo studio deve farci riflettere su quanto la cattiva alimentazione (il sodio è nascosto in molti più alimenti di quelli che immaginiamo) possa incidere sull’insorgenza della malattia.

“Le cose che fanno male per noi non provengono dalla saliera, provengono da alimenti trasformati e alimenti da ristorante – avverte il dott. Iadecola e conclude – “Dobbiamo tenere sotto controllo il sale. Esso può alterare i vasi sanguigni del cervello e farlo in modo subdolo.”

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Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

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