Guzmania: coltivazione, cura, moltiplicazione, specie più belle

Sotto il genere Guzmania sono comprese molte specie di piante epifite appartenenti alla famiglia delle Bromeliaceae, tutte originarie delle regioni tropicali dell’America. La Guzmania sp. detta anche Bromelia è una delle piante d’appartamento più apprezzate e diffuse, ideale per dare un tocco esotico e di colore alla casa, che però di solito, dopo la morte del fiore, viene gettata. In quest’articolo scopriremo quali sono le esigenze e le cure per mantenere bella la nostra Guzmania, come possiamo riprodurla e far fiorire i nuovi getti laterali. Ma prima conosciamo alcune curiosità sulla Guzmania e quali sono le specie più belle.

Guzmania: descrizione, curiosità

Il genere Guzmania prende il nome dal farmacista e naturalista spagnolo Anastasio Guzman. Le guzmanie hanno tutte un aspetto molto semplice, formate da una rosetta di foglie allungate, riunite in una sorta d’imbuto, dove in natura si accumula l’acqua piovana. Le piante del genere Guzmania sono tutte epifite, ovvero crescono su altre piante o in cavità di tronchi d’albero che servono loro solo da ancoraggio. Le guzmanie infatti non assorbono il nutrimento dalla pianta ospite, ma dall’acqua che ristagna alla base delle foglie, attraverso speciali radichette. Quello che noi chiamiamo fiore è in realtà un’infiorescenza costituita da brattee colorate (foglie modificate) che circondano i piccoli fiori gialli che si trovano al centro.

Nel loro ambiente naturale le guzmanie costituiscono delle vere e proprie cisterne che possono contenere anche cinque litri d’acqua. Al loro interno si crea un particolare microambiente, in cui vivono animaletti che con le loro scorie riforniscono la pianta di sostanze nutritive. Tra le foglie della Guzmania insetti di vari tipi e crostacei si accoppiano e depongono le uova nell’acqua, raganelle arboree (piccole rane) si cibano di questi artropodi e, a loro volta, sono cibo per rettili, piccoli mammiferi e uccelli che si sono adattati a vivere in questo particolare ambiente. Spesso le guzmanie, come altre Bromeliaceae, si affidano agli uccelli per perpetrare la specie. Infatti sono impollinate dagli uccelli che attirano con le foglie colorate e le vivaci infiorescenze che spuntano al centro della rosetta.

Guzmania: le specie più belle

In commercio possiamo trovare diverse specie e varietà di Guzmania, con infiorescenze di colore rosso, giallo, arancio, rosa, bianco, tutte con le stesse esigenze di coltivazione. Le specie di Guzmania più belle sono:

  • Guzmania lingulata: è la più classica delle Guzmania sp., presenta foglie verdi sulla pagina superiore, segnate da linee porporine, e rossastre su quella inferiore, lunghe fino a 45 cm. Le brattee scarlatte, accompagnano i fiori gialli simili a frutti;
  • Guzmania musaica: ha fogliame verde brillante caratterizzato da linee irregolari e ondeggianti; l’infiorescenza, dalla forma di bacchetta da tamburo, cambia colore via via che si sviluppa, dal color carne, al corallo, allo scarlatto;
  • Guzmania zahnii: sembra semitrasparente e il colore che presenta le è conferito da sottili striature verticali color cremisi. Tutta la pianta assume una tonalità di color rosso più intenso nel periodo appena precedente la fioritura.

Guzmania: temperatura, esposizione, annaffiature, fertilizzazione

La Guzmania in casa ha bisogno di una posizione molto luminosa per fiorire e mantenere vivaci i colori delle brattee, ma non sopporta il sole diretto, che provoca scottature alle foglie. L’ambiente ideale per la crescita della Guzmania è quello con una temperatura superiore ai 18° C e un elevata umidità atmosferica. Forniamo l’umidità necessaria alla Guzmania ricorrendo a frequenti nebulizzazioni con acqua o a sottovasi riempiti di argilla espansa, sabbia o ghiaia immerse in acqua.

Teniamo sempre umido il terreno della Guzmania annaffiando con acqua distillata o povera di calcare frequentemente. In più, solo quando la pianta non è fiorita, possiamo versare anche un po’ d’acqua distillata nell’imbuto della rosetta centrale. La concimazione della Guzmania si effettua una volta al mese spruzzando la piante intera con un fertilizzante solubile in acqua.

Guzmania: rinvaso, terriccio

Poiché le guzmanie possiedono radici poco sviluppate, di solito vengono coltivate in vasetti di 10 cm di diametro, ma man mano che crescono e si formano nuovi germogli laterali possiamo rinvasarle in contenitori larghi 20 cm. Per il rinvaso finché le piante sono piccole potranno andare bene indifferentemente vasi di plastica o di terracotta. Quando però la rosetta di foglie diventa più grande è meglio ricorrere ai secondi che, essendo, più pesanti, rendono più stabile l’insieme che corre meno rischi di ribaltarsi. Tuttavia i contenitori di plastica hanno il pregio di trattenere più a lungo l’umidità, permettendoci di annaffiare la Guzmania con minore frequenza, senza il rischio di veder seccare la pianta.

Per la coltivazione della Guzmania utilizziamo un terriccio molto poroso, quasi privo di calcare e che trattenga l’umidità. Se non troviamo il terriccio per Bromeliaceae già pronto possiamo comporlo noi mescolando terriccio di torba e foglie in parti uguali.

Guzmania: moltiplicazione

La Guzmania fiorisce una sola volta e poi lentamente muore, ma nel frattempo avrà formato alla base nuovi getti che potremo utilizzare per ottenere altre piantine. La primavera è il periodo ideale per la moltiplicazione della Guzmania. Per farlo scegliamo i getti laterali che hanno assunto la tipica forma a rosetta, con foglie lunghe almeno 7 cm. Stacchiamo il germoglio con un coltello affilato nel punto più vicino alla pianta madre e piantiamolo in un miscuglio di torba e sabbia. Per veder rifiorire le nuove piante di Guzmania dovremo attendere circa 3-4 anni.

Guzmania: parassiti e malattie

La Guzmania è una pianta molto forte e resistente a parassiti e malattie, ma se ci accorgiamo che i germogli laterali sono deboli significa che la pianta sta ricevendo poca luce. La Guzmania può essere attaccata dal ragnetto rosso, il quale provoca macchie scure o pallide sulle foglie giovani: trattare con un acaricida o rimedi naturali a base di sapone di Marsiglia o aglio.

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Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

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