Spathiphyllum wallisii o spatifillo: coltivazione, cure, come farlo rifiorire

Lo Spathiphyllum wallisii o spatifillo è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Araceae, originaria dell’America tropicale (Colombia, Costa Rica, Pamana). Lo spatifillo è una delle piante d’appartamento più diffuse e apprezzate per l’elegante fogliame, da cui si ergono i candidi fiori (infiorescenze) dal tipico aspetto a spata. Poco esigente ed adatto a decorare ambienti domestici sia classici che moderni, in quest’articolo scopriremo quali sono le cure necessarie per veder crescere rigoglioso e far rifiorire il nostro Spathiphyllum wallisii.

Spathiphyllum wallisii: etimologia del nome, descrizione

L’etimologia del nome del genere Spathiphyllum deriva dalle parole greche “sphate” che significa spata e “phyllom” che vuol dire foglia, in riferimento alla foglia modificata, una brattea (spadice) di colore bianco, che circonda l’infiorescenza a spiga, dove sono riuniti i piccoli fiori di color giallo chiaro. Il nome della specie “wallissi” deriva invece da Gustav Wallis (1830-1878), botanico tedesco che raccolse piante nelle Americhe (Nord, Centro e Sud), Europa, Filippine e Giappone.

Le foglie dello spatifillo che sono persistenti, oblunghe, ampie, acuminate e abbastanza consistenti, lunghe circa 25 cm, formano una sorta di ciuffo. La fioritura dello spatifillo avviene normalmente tra maggio ed agosto. Oltre allo Spathiphyllum wallisii esistono anche altre specie affini e cultivar di dimensioni più grandi, con fiori bianchi o verde chiaro, conosciute comunque col nome generico spatifillo e dalle esigenze colturali molto simili.

Spathiphyllum wallisii: esposizione, temperatura e terreno

Lo spatifillo in primavera può essere portato all’esterno, a patto di garantirgli il giusto grado di umidità e di non esporlo mai ai raggi diretti del sole. In appartamento, durante il periodo estivo, desidera un’esposizione non eccessivamente luminosa, mentre in inverno è bene offrirgli una buona illuminazione. La temperatura ideale per questa pianta da interno è compresa tra i 16 e i 20 C° e mal sopporta i bruschi sbalzi temici.

Lo Spathiphyllum wallisii cresce bene in un terreno costituito da un misto di: terra da giardino, terra di brughiera, terriccio di foglie e una piccola percentuale di sabbia.

Innaffiature e concimazione dello spatifillo: come farlo rifiorire

Per veder rifiorire lo Spathiphyllum wallisii dobbiamo porre particolare attenzione ad annaffiature e concimazione. In estate annaffiamo ogni 3 o 4 giorni. Diradare le annaffiature fino ad una ogni 10 giorni durante la fase di riposo vegetativo, in inverno. Tuttavia è bene fornire allo Spathiphyllum wallisii una costante e discreta umidità, spruzzando spesso le foglie con acqua e ponendo la pianta su di un sottovaso con dell’argilla espansa che avremo l’accortezza di mantenere sempre leggermente umida.

In ogni caso evitiamo di lasciare a bagno le radici dello spatifillo, per non rischiare di far marcire la pianta. Di contro, se ci dimentichiamo di annaffiare questa pianta per lungo tempo, essa si affloscerà: in questo caso facciamola rinvenire immergendo il vaso in acqua per qualche ora.

Per far rifiorire lo Spathiphyllum wallisii sarà necessario concimarlo in estate ogni 10 giorni, con del fertilizzante liquido per piante fiorite da sciogliere nell’acqua delle annaffiature.

Spathiphyllum wallisii: riproduzione e rinvaso

Lo Spathiphyllum wallisii va rinvasato ogni anno nel periodo primaverile. In questa occasione, o alla fine della fioritura, se la pianta che abbiamo è molto grande, possiamo approfittarne per riprodurla per divisione dei cespi.

Spathiphyllum wallisii: altre cure

Lo spatifillo non presenta in genere particolari inconvenienti, tuttavia se le foglie si ricoprono di macchie ai margini e ingialliscono significa che la concimazione è stata inadeguata ed è bene provvedere. Bisogna sempre tagliare alla base le foglie morte o appassite, così come le spate quando iniziano a diventare scure. Non utilizziamo mai lucidanti fogliari sullo Spathiphyllum wallisii, ma puliamo regolarmente le foglie con una semplice spugna umida.

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Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

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