Fuchsia: coltivazione, cura, moltiplicazione, specie e varietà più belle

Il genere Fuchsia appartenente alla Famiglia delle Onagraceae, comprende circa cento specie. Gran parte di queste piante sono originarie dell’America centromeridionale, dove crescono spontanee nelle zone a clima tropicale e nei boschi montani. Alcune fucsia vivono nelle zone temperate della nuova Zelanda. Le fucsia sono molto apprezzate per i loro fiori pendenti e graziosi che somigliano a ballerine in tutù. Le specie più rustiche di Fuchsia si prestano ad essere coltivate in giardino per formare il tipico “bordo misto all’inglese”. Le fucsie possono essere coltivate in vaso o in cestini appesi, in forma di siepe o cespuglio, ricadenti o ad alberello ed alcune sono rampicanti. Conosciamo un po’ meglio le Fuchsia: storia, curiosità coltivazione, cure, moltiplicazione, temperatura, esposizione, fertilizzazione, specie e varietà più belle.

Fuchsia: storia e curiosità

In Brasile la fucsia viene denominata “molle cantu” ovvero “cespuglio di bellezza”. Gli inglesi che l’amano al punto da aver creato oltre 1500 ibridi, chiamano la fucsia “lady’s eardrops” (orecchini pendenti di dama). A far conoscere per primo la fucsia in Europa fu, nel 1693, il missionario francese Charles Plumier, botanico del re Luigi XIV. In uno dei suoi libri Plumier descrisse e illustrò la prima Fuchsia da lui scoperta a Santo Domingo. Su quel disegno si basò il botanico svedese Linneo per fondare il genere Fuchsia, la cui etimologia non ha nulla a che vedere con il colore omonimo. Linneo dedicò il nuovo genere al medico-botanico bavarese Leonhard Fuchs, autore di uno degli erbari più interessanti e riccamente illustrati del ‘500. Alla prima specie di fucsia scoperta fu attribuito il nome botanico Fuchsia triphylla flore coccinea.

Verso la metà del ‘700 fu scoperta la Fuchsia magellanica. Si narra che il famoso coltivatore inglese James Lee, già possessore di una magnifica collezione, pagò una fortuna pur di ottenere il nuovo, sconosciuto esemplare. Con gli inizi dell’800 fecero la loro comparsa in Inghilterra altre specie, tra cui la bellissima Fuchsia fulgens e tanti nuovi ibridi. La coltivazione della fucsia divenne di gran moda e giunse in Italia alla fine dell’800. Da allora nelle case di mezza Europa la fucsia cominciò a far mostra di sé soprattutto come elemento ornamentale.

Alla fucsia sono dedicate alcune istituzioni. Nel 1929 è stata fondata l’American Fuchsia Society e nel 1939 The British Fuchsia Society con lo scopo di promuovere e migliorare la coltivazione della fucsia. Alcune specie di Fucsia in Nuova Zelanda producono un polline blu che viene usato come cipria dalle ragazze del popolo maori. Nel linguaggio dei fiori la fucsia simboleggia amabilità e grazia.

Fuchsia: specie e varietà più belle

Tra le specie di Fuchsia più interessanti abbiamo Fuchsia arborescens che, come si può intuire dal nome, è un vero e proprio arbusto sempreverde che può raggiungere i 2 m d’altezza. Fuchsia arborescens fiorisce in autunno-inverno, sopportando al massimo un temperatura di 8-10 C°. Se coltivata in vaso, l’inverno può essere ritirata in serra fredda o in casa, in una stanza luminosa e non riscaldata. I suoi piccoli fiori color rosa scuro profumano come quelli del lillà.

Fuchsia arborescens – photo anniesannuals

Fuchsia magellanica è una delle più resistenti al freddo e forma un cespuglio vigoroso. Fuchsia magellanica è assai adatta alla coltivazione in vaso. I suoi fiori a tubo pendulo, a forma di imbuto color rosso scarlatto hanno petali blu-violetto. La Fuchsia magellanica nelle zone temperate comincia a fiorire a maggio e prosegue fino all’arrivo dei primi geli. Sono diverse le varietà di Fuchsia magellanica, tra cui: “gracilis” dai fiori con corolla color porpora e il calice color rosso scarlatto; “gracilis variegata” dalle foglie striate bianco-crema che al sole assumono striature rosate; molto robusta è la “riccartonii” che sviluppa fiori a tubo color rosa lucente e petali violetto porpora; la var. “molinae” è molto resistente e produce piccoli fiori bianchi con riflessi rosa; la var. “conica” è rustica e fiorisce dall’estate all’autunno.

Originaria della Nuova Zelanda è la Fuchsia excorticata. Nel suo paese d’origine può raggiungere anche i 10 m d’altezza. Il tronco della Fuchsia excorticata ha una corteccia sottilissima, i rami sono delicati, i fiori singoli hanno petali porpora scuro e stami blu. Fuchsia excorticata fiorisce dalla primavera all’autunno.

Fuchsia excorticata – photo Tony Wills

Fuchsia procumbens è un arbusto strisciante che fiorisce nella primavera-estate con piccoli fiori tubolari gialli con corolle porpora. Fuchsia procumbens produce ornamentali bacche rosa pallido dalla polpa bianca. Viene coltivata anche in serra tiepida e nelle vetrine in cestini appesi.

Fuchsia procumbens – photo Dominicus Johannes Bergsma

Fuchsia fulgens è un arbusto che raggiunge i 2 m di altezza e che fiorisce in estate. I frutti della Fuchsia fulgens hanno il profumo delle mele mature. Introdotta in Europa nel 1830 è servita alla creazione dei primi ibridi di fucsia.

Fuchsia fulgens – photo Dick Culbert

La Fuchsia triphylla è stata la prima fucsia ad essere coltivata. La cultivar originaria ha fiori color rosso acceso, ma estino numerose varietà con diversi colori e periodi di fioritura. Tra le varietà più decorative di Fuchsia triphylla abbiamo: la ‘Thalia’ con fiori arancio-scarlatto; la ‘Gartenmeister Bondstedt’ con fiori salmone; la var. ‘Leverhulme’ con fiori rosso-ciliegia.

Fuchsia corymbiflora è una pianta semirampicante che fiorisce dalla primavera all’autunno. Ottima per la coltivazione in vaso, questa fucsia cresce bene anche all’aperto, in luoghi riparati, addossata ad un muro o ad una spalliera. I fiori della Fuchsia corymbiflora sono a forma d’imbuto.

Fucsia corymbiflora – photo Bri Weldon

Un’altra specie interessante di fucsia è la Fuchsia microphylla, arbusto ben eretto che fiorisce in autunno e raggiunge i 2 m d’altezza. I fiori della Fuchsia microphylla sono assai piccoli, color fucsia.

Fuchsia microphylla – photo Forest and Kim Starr

Fuchsia boliviana è un arbusto di alta montagna, assai compatto con fiori allungati a forma di tromba, color rosso acceso che sbocciano in estate.

Fuchsia boliviana – photo Bouba

Esistono in fine innumerevoli ibridi di fucsia, più spesso ottenuti dall’incrocio di Fuchsia magellanica e Fuchsia fulgens. Tra gli ibridi di fucsia più belli menzioniamo: “Loverly”, “Perky pink”, “Paula Jane”, “Sophisticated lady”, “Leverkusen”, “Chillerton Beauty”.

Fucsia: esposizione, annaffiature, terreno, fertilizzazione

La fucsia desidera un’esposizione a mezz’ombra, mai in pieno sole o dove fa molto caldo. Le zone ideali per coltivare con successo la fucsia sono le regioni settentrionali, presso laghi o in collina. La temperatura di coltivazione ideale per le fucsia è di 10 – 15 C°. La fucsia ha bisogno di molta umidità, perciò annaffiamo frequentemente. Il terreno più adatto per coltivare le Fuchsia spp. è quello moderatamente acido, ricco di humus. Ad esempio una buona miscela è costituita da due parti di argilla, una parte di humus, una parte di sabbia, una manciata di farina d’ossa. Nei mesi di luglio-agosto somministriamo alla fucsia modeste dosi di fertilizzante: ottimo il sangue secco.

Fuchsia: coltivazione in vaso, trapianto, potatura

Se coltiviamo la Fuchsia in vaso, depositiamo sul fondo dei cocci sminuzzati o dell’argilla espansa per aiutare il drenaggio. Rinvasiamo la fucsia in primavera, ripulendo le radici e potandola con cesoie affilate. Non trapiantiamo mai la pianta quando ha i boccioli. In maggio-giugno è necessario spuntare frequentemente i nuovi rami giovani della fucsia, per ottenere una pianta cespugliosa e ricca di fiori.

Fucsia: riposo invernale

Potiamo leggermente la Fuchsia coltivata in vaso prima del riposo invernale, per evitare che la pianta disperda la linfa. Riguardo alle piante in piena terra prima dell’inverno possiamo sfoltirne la chioma, senza esagerare, oppure non fare nulla. La fucsia in vaso va collocata in casa o in un locale areato e abbastanza luminoso, dove la temperatura non scenda mai sotto lo 0. Se questo non fosse possibile, lasciamola all’esterno al riparo di una tettoia: avvolgiamo il vaso e una parte del tronco con strati di fogli di giornale, poi infiliamo la pianta sotto un telo di polietilene provvisto di buchi di aerazione. Anche quando la fucsia è in riposo vegetativo dobbiamo controllare che il terreno sia sempre umido.

Con la primavera possiamo riportare la fucsia all’aperto, provvedendo a potare i rami secchi. Sostituiremo anche parzialmente il terriccio arricchendolo con del concime. La Fuchsia in piena terra, se l’inverno è piuttosto rigido, dev’essere protetta alla base con torba e paglia.

Moltiplicazione della fucsia

Possiamo riprodurre la Fuchsia per talea, prelevando in primavera o sul finire dell’estate, dei getti che abbiano almeno tre paia di foglie. Trattiamo l’estremità della talea di fucsia con uno stimolante ormonico (polvere radicante), per facilitare la nascita delle radici. Piantiamo la talea in un terriccio di torba mista a sabbia. Appena avrà radicato, rinvasiamo la talea di fucsia in un piccolo vaso di 6 cm di diametro.

Per moltiplicare la fucsia possiamo anche usare, a fine primavera o autunno, i polloni che crescono alla base della pianta. Questi andranno staccati con un taglio netto e trapiantati: scalziamo il terreno alla base di un nuovo getto al piede della pianta (il pollone); tagliamo con stelo e radici, rasente al suo punto d’uscita; asportiamolo e piantiamolo direttamente a dimora se le sue radici sono forti, altrimenti interriamo in un vasetto affinché le sviluppi maggiormente.

Fuchsia: parassiti

Tra gli insetti parassiti che possono colpire la fucsia abbiamo:

  • Afidi: succhiano la linfa della pianta e provocano deformazioni alle foglie e ai germogli. Interveniamo con l’irrorazione di un prodotto a base di piretro o macerato d’ortica;
  • Mosche bianche: si nutrono di linfa, cosicché la fucsia perde le foglie e deperisce. Usiamo gli stessi trattamenti consigliati per gli afidi;
  • Ragnetti rossi: attaccano la parte inferiore delle foglie della fucsia che ingialliscono e cadono. Utilizzare uno specifico prodotto acaricida.

Correlati:


Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *