Esiste una memoria muscolare? Può capitare a chiunque: un infortunio, impegni lavorativi o improvvisi stop dettati da circostanze varie. Ed ecco devi fermarti, niente più palestra e allenamenti. Ben presto noterai una lenta ed inesorabile scomparsa della massa muscolare, messa su con tanta fatica. Ma niente paura! Basteranno poche sessioni si allenamento per tornare più in forma di prima.
Dipende dalla cosiddetta “memoria muscolare“, una teoria, quasi una suggestione dettata dall’esperienza, che adesso trova conferma nella ricerca scientifica. Uno studio condotto dai ricercatori della Keele University (New Castle, Regno Unito) ha infatti dimostrato per la prima volta che i muscoli umani possiedono una “memoria” di crescita a livello del DNA. La ricerca è stata recentemente pubblicata su Scientific Reports. Ma vediamo nel dettaglio come gli scienziati sono giunti a simili conclusioni.
I periodi di crescita dei muscoli scheletrici sono “ricordati” dai geni nel muscolo
Utilizzando tecniche innovative, i ricercatori di Keele, insieme alle Università di Liverpool John Moores, Northumbria e Manchester Metropolitan, hanno analizzato oltre 850.000 siti sul DNA umano individuando i geni “marcati” o “non marcati” con speciali “etichette” chimiche che si attivano o meno quando il muscolo si sviluppa dopo l’esercizio, ritorna alla normalità e poi cresce di nuovo dopo l’esercizio fisico in età avanzata.
Memoria muscolare
Conosciute come modifiche epigenetiche, questi “marcatori” o “etichette” indicano al gene quando deve attivarsi o meno, fornendo istruzioni al gene di accendersi o spegnersi senza cambiare il DNA stesso. Il dott. Adam Sharples, principale autore e corrispondente dello studio, docente di Fisiologia delle cellule e dei muscoli molecolari presso la Keele University e il suo dottorando, Robert Seaborne, spiegano: “In questo studio, abbiamo dimostrato che i geni nel muscolo diminuiscono l’etichetta con queste informazioni epigenetiche, quando crescono in seguito all’esercizio fatto precedentemente nella vita, soprattutto questi geni rimangono senza tag anche quando perdiamo di nuovo i muscoli, ma questa non codifica aiuta a “cambiare” il gene in misura maggiore, ed è associato a una maggiore crescita muscolare in risposta all’esercizio fisico in età avanzata – dimostrando una memoria epigenetica della precedente crescita muscolare! “.
Chi ha fatto uso di anabolizzanti, anche se ha smesso, sarà avvantaggiato a vita?
La ricerca ha importanti implicazioni sul modo in cui gli atleti si allenano, si riprendono da un infortunio e ha anche conseguenze potenzialmente di vasta portata per gli atleti che hanno fatto uso di anabolizzanti e farmaci per migliorare le prestazioni. Il dott. Sharples spiega:”Se la massa muscolare di un atleta cresce, e poi si infortuna e perde un po ‘di muscoli, conoscendo i geni responsabili della” memoria “muscolare potremmo aiutarlo nel recupero successivo. Ulteriori ricerche saranno importanti per capire in che modo i diversi programmi di esercizio possano aiutare ad attivare questi geni della memoria muscolare.”
Seaborne conclude aggiungendo: “Se un atleta professionista assume farmaci che aumentano le prestazioni e per mettere su massa muscolare, i suoi muscoli potrebbero mantenere un ricordo di questa crescita muscolare precedente. Se l’atleta viene scoperto e gli viene posto un fermo, può darsi che i fermi a breve termine non siano adeguati, in quanto potrebbe continuare ad essere avvantaggiato rispetto alla concorrenza perché ha assunto farmaci in precedenza nella sua vita, nonostante non ne assuma più. Per confermare questo saranno necessarie ulteriori ricerche utilizzando i farmaci per la crescita muscolare, piuttosto che l’esercizio fisico utilizzato nel presente studio.”
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