Diverticolite: alimentazione, cause, sintomi, cura e prevenzione

I diverticoli rappresentano un’alterazione anatomica delle pareti intestinali che consiste nella formazione di estroflessioni o “sacche” lungo la parete del colon. La diverticolosi o diverticolite è l’infiammazione dei diverticoli che può essere prevenuta e gestita grazie ad una corretta alimentazione, la quale eviterà anche le complicanze di una diverticolite acuta. Ma vediamo cause, sintomi, cura dei diverticoli, cosa mangiare, cosa evitare.

Diverticoli: cause, sintomi iniziali e diverticolite acuta

In passato i diverticoli erano considerati un tipico problema legato all’invecchiamento, in quanto con l’avanzare dell’età la fibre e il tessuto muscolare dell’intestino tendono naturalmente a cedere. Oggi non è difficile che si presentino molto più precocemente, anche prima dei 50 anni d’età, complice una dieta troppo povera di fibre, basata su cibo industriale ed un alto consumo di carne. All’origine della diverticolite vi può essere comunque anche una mucosa intestinale costituzionalmente più debole.

Va detto che nel 70% dei casi la presenza dei diverticoli non viene avvertita dal paziente e spesso vengono scoperti casualmente, magari durante una colonscopia di screening per il tumore del colon-retto. I problemi nascono quando i diverticoli si infiammano o alterano le regolari funzioni intestinali, come succede nel 30% dei casi. Possiamo sospettare di avere i diverticoli se avvertiamo i seguenti sintomi, che all’inizio sono tuttavia molto sfumati o possono essere confusi con quelli associati ad altri disturbi intestinali come il colon irritabile:

  • gonfiore;
  • dolori leggeri e spasmi che si avvertono soprattutto sul fianco sinistro;
  • alterazioni dell’alvo, con fasi in cui la stipsi può alternarsi alla diarrea;
  • nelle donne: cistite ricorrente o maggior frequenza nell’urinare, soprattutto se i diverticoli sono localizzati nel sigma, il tratto finale del colon, poiché la loro posizione può alterare la funzionalità della vescica.

Più tardi, la malattia diverticolare, può complicarsi e trasformarsi in una diverticolite acuta. Complici gli squilibri della flora intestinale, le piccole sacche si infiammano e possono anche sanguinare. In questo caso i sintomi della diverticolosi saranno decisamente più gravi e possono comparire:

  • dolore addominale;
  • febbre;
  • nausea;
  • vomito.

Molto raramente (meno del 3% dei casi), i diverticoli possono perforarsi e richiedere un tempestivo intervento chirurgico.

Come si effettua la diagnosi dei diverticoli intestinali

I diverticoli intestinali vengono diagnosticati attraverso gli esami classici come la colonscopia e la tac addominale. Oggi tuttavia è possibile non ricorrere necessariamente a questi esami invasivi, riservandoli ai casi dubbi o a quelli da approfondire. Basta infatti una semplice ecografia delle anse intestinali che, sfruttando gli ultrasuoni, permette di visualizzare in diretta le pareti dell’intestino ed eventuali alterazioni anatomiche.

Esiste inoltre un test diagnostico, da effettuare su un piccolo campione di feci, che può aiutare ulteriormente a formulare una diagnosi corretta: è il dosaggio della calprotectina fecale, i cui valori elevati confermano la presenza di uno stato infiammatorio cronico dell’intestino, tipico delle malattie infiammatorie croniche intestinali, ma anche della diverticolite.

Come prevenire l’infiammazione dei diverticoli: alimentazione

Dopo aver ricevuto la diagnosi della presenza di diverticoli intestinali, se la condizione non da alcun sintomo, sarà bene iniziare a seguire una dieta sana e ricca di fibre, per evitare le complicanze dovute all’infiammazione. Assumiamo 2 litri di acqua e almeno 30 g di fibre giornalieri e svolgiamo almeno 20 minuti al giorno di attività fisica (basta anche una camminata a passo sostenuto), in modo da accelerare il transito intestinale e prevenire la stitichezza, concausa della diverticolosi. Per prevenire la diverticolite questi sono gli alimenti da preferire:

  • frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno);
  • mele;
  • pere;
  • lamponi;
  • prugne secche;
  • legumi;
  • cereali integrali, come l’orzo, il miglio e il grano intero;
  • riso integrale;
  • pasta integrale.

Da sfatare la credenza che chi ha i diverticoli debba bandire il consumo di semi (di girasole, zucca, cumino, sesamo, chia) o di frutta con semini (kiwi, fichi, fragole, uva) perché rischiano di infiltrarsi nelle piccole tasche, infiammandole: non è così. Anzi al contrario, chi riduce il consumo di frutta, verdura e cibi contenenti semi è più a rischio di diverticolite. Evitiamo o riduciamo invece l’assunzione di:

  • cibo spazzatura;
  • carne rossa;
  • antinfiammatori non steroidei (FANS): questi farmaci inibiscono la produzione delle prostaglandine, sostanze che esercitano un’azione protettiva sulle mucose intestinali.

Terapia farmacologica e dei diverticoli e cosa mangiare in fase acuta

Tutt’altra storia quando compaiono i dolori e gli altri sintomi dei diverticoli infiammati: la dieta in questi casi da sola non basta. Il medico consiglierà la giusta terapia farmacologica da seguire al fine di ridurre lo stato infiammatorio. Se il dolore addominale è ricorrente, o se la regolarità intestinale è alterata possono essere utili alcuni farmaci come la rifaximina, che agiscono sulla flora batterica intestinale “disinfettandola” o altri (come la mesalazina) che funzionano in modo specifico sulle cellule della mucosa intestinale, disinfiammandola. Tra i rimedi naturali può essere d’aiuto l’assunzione di un integratore a base di frutti rossi dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

Consultare immediatamente il medico se il dolore addominale è molto intenso e si associa a febbre, gonfiore e nausea, in quale prescriverà antibiotici specifici (come la ciprofloxacina). In tali condizioni verrà inoltre consigliato di mettere a riposo l’intestino evitando l’assunzione di alimenti ricchi di fibre (frutta, verdura, cereali, legumi e semi) per alcuni giorni, a favore di una dieta liquida a base di tè leggero, acqua e zucchero, centrifugati e brodo. Una volta superata la crisi, si possono introdurre nuovamente i cibi solidi, arrivando gradualmente a rimettere in tavola anche frutta e verdura, indispensabili per prevenire una nuova diverticolite.

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Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

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