Wisteria sinensis o glicine: coltivazione, cura, potatura

La Wisteria sinensis o glicine è un magnifico rampicante appartenente alla famiglia delle Leguminose (Fabaceae), originario, come si evince anche dall’etimologia del nome della specie, della Cina. Pur perdendo le foglie in autunno, il glicine in primavera ci ripaga con abbondanti di grappoli di fiori profumati in tonalità variabili dal bianco a lilla, che precedono il denso e leggiadro fogliame. Il glicine in fiore è una festa per gli occhi di impareggiabile bellezza, dall’aspetto romantico e delicato, adatto a rivestire pergolati, muri e inferriate, per un giardino sognante e dal sapore retrò.

In quest’articolo scopriremo: descrizione, esposizione, temperatura, innaffiature, fertilizzazione, riproduzione, terreno, parassiti e malattie, potatura del glicine.

Wisteria sinensis: descrizione

La Wisteria sinensis ha lunghi fusti sarmentosi e foglie composte da cinque paia di foglioline alterne, lanceolate, appuntite e di colore verde pallido che spuntano dopo la fioritura. I fiori del glicine sbocciano in grappoli al termine della stagione fredda. I frutti del glicine, visibili in estate, sono silique, contenenti dei semi tossici per uomo e animali (non ingerire!). I rami portanti del glicine possono raggiungere anche i 12 metri di lunghezza.

Una piccola curiosità sul glicine: l’esemplare di Wisteria sinensis più esteso al mondo è stato piantato nel 1894 a Sierra Madre, nella Contea di Los Angeles (California), occupa una superficie di oltre 0,4 ettari e pesa ben 250 tonnellate.

Wisteria sinensis: esposizione e temperatura

Il glicine cinese esige un’esposizione in pieno sole, ma tollera anche la mezz’ombra, tenendo conto che i rami si dirigeranno sempre verso la luce. La Wisteria sinensis è un rampicante molto rustico e alle nostre temperature non esige alcuna protezione invernale.

Glicine: riproduzione e trapianto

Possiamo effettuare la riproduzione del glicine per margotta, in primavera o estate. Il trapianto della Wisteria sinensis deve invece avvenire alla fine dell’inverno. Al momento dell’acquisto preferiamo un soggetto coltivato in contenitore, per meglio assicurare la ripresa vegetativa. Dopo l’impianto potiamo la nuova pianta di glicine energicamente: sopprimiamo i 2/3 dei rami; assicuriamoci di mantenere il suolo fresco al piede, soprattutto durante la prima estate del trapianto. Dovremo attendere un bel po’ per godere della prima fioritura della Wisteria sinensis, che avverrà solo dopo 3-4 anni dal trapianto.

Glicine: innaffiature, concimazione, terreno

La Wisteria sinensis va annaffiata frequentemente, ma con moderazione. L’apporto idrico del glicine va naturalmente aumentato durante la primavera-estate, periodo in cui potremo fornire del fertilizzante specifico per piante da fiore. Il glicine ama un terreno profondo, fresco e leggero, piuttosto povero di calcare.

Parassiti e malattie del glicine

Il glicine può essere attaccato, durante la stagione calda, da due insetti parassiti in particolare: i pidocchi (afidi) e il ragnetto rosso. Possiamo combattere gli afidi con appositi insetticidi o con dei rimedi naturali come l’infuso di bucce di cipolla e il macerato di ortiche di 12 ore. Contro il ragnetto rosso possiamo provare a spruzzare sulla pianta, nelle ore meno calde della giornata, decotto di equiseto o macerato di ortiche in via di fermentazione. Una malattia che può colpire la Wisteria sinensis è la clorosi, la quale fa ingiallire le foglie: in questo caso aggiungiamo torba e ferro nel terreno.

Wisteria sinensis: potatura

Una delle cure più importanti per la Wisteria sinensis è forse la potatura, la quale permetterà di ottenere un buon sviluppo della pianta guidandola nella crescita. La potatura del glicine deve avvenire ogni anno in inverno, momento in cui dovremo eliminare i rami vecchi, per favorire il rinnovamento con i fusti giovani.

Sui rami portanti, che si dispongono a spalliera sul supporto previsto, nascono ramificazioni secondarie su cui il glicine fiorisce. Queste ramificazioni vanno potate a loro volta lasciando solo 3 getti alla base. Per dirigere lo sviluppo del glicine sui graticci di sostegno procedere ad una legatura invernale e ad una estiva dei nuovi rami. Il glicine può essere anche allevato con un solo ramo destinato a fungere da tronco, sul quale si formerà una chioma ad alberello piangente.

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Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

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