Coriandolo ed epilessia: scoperto meccanismo d’azione dell’effetto anticonvulsivante

Il coriandolo, Coriandrum sativum è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Apiaceae di cui si utilizzano i frutti (acheni) principalmente come condimento. Tra le proprietà medicinali tradizionalmente riconosciute al coriandolo vi è quella anticonvulsivante, ovvero la capacità di ridurre le convulsioni nei malati di epilessia e altre malattie, ma nessuno studio scientifico aveva mai rivelato i meccanismi molecolari dietro tale azione.

L’Università della California, Irvine in un nuovo studio, recentemente pubblicato su FASEB Journal, spiega, come vedremo più avanti, in che modo la pianta riesca a ritardare efficacemente le convulsioni, aiutando a combattere i sintomi dell’epilessia.

Coriandolo: proprietà ed impieghi tradizionali

L’uso documentato di estratti di piante per la cura delle malattie risale alla notte dei tempi. Esistono prove nel DNA, risalenti a 48.000 anni fa, che suggeriscono il consumo di vegetali da parte dell’Homo neanderthalensis. Le prove archeologiche, risalenti a 800.000 anni fa, suggeriscono un uso non alimentare delle piante da parte dell’Homo erectus o di specie affini. Oggi, l’evidenza dell’efficacia della medicina naturale va da studi aneddotici a studi clinici. In molti casi, questi “medicinali” sono tuttora consumati, spesso su larga scala, come alimenti o spezie.

Il coriandolo ne è un esempio. Il suo consumo risale ad almeno 8.000 anni: il coriandolo è stato rinvenuto nella tomba di Tutankhamon e si pensa che fosse coltivato già dagli antichi egizi. Riguardo al suo impiego nell’antichità, fu piuttosto contraddittorio: alcuni ritenevano il coriandolo velenoso, altri lo consideravano efficace per guarire la peste, l’epilessia e per rendere indolore il parto.

Il frutto fresco del coriandolo assomiglia ad un grano di pepe dall’odore piuttosto sgradevole di cimice. Diventa invece gradevole ed aromatico dopo l’essiccazione ed un ottimo condimento utilizzato per insaporire ragù, bolliti, selvaggina e sottaceti. Le altre proprietà attribuite al coriandolo sono quelle: antisettiche, spasmodiche, carminative, eccitanti, stimolanti, vulnerarie, afrodisiache.

Un infuso preparato con 1 cucchiaino da caffè di semi in una tazza d’acqua bollente, lasciati in infusione per 10 minuti, a fine pasto, può essere utile contro aerofagia, cattiva disgestione, flatulenza, spasmi, anoressia nervosa, affaticamento nervoso. A piccole dosi, e soltanto ingerendo succo della pianta fresca (non i semi secchi), l’essenza di coriandolo ha effetti paragonabili a quelli dell’alcol: prima eccita poi deprime.

Dosi eccessive di coriandolo possono dar luogo ad una gastroenterite acuta ed a nefrite emorragica. Come per qualsiasi rimedio erboristico evitare il fai-da-te e consultare il medico prima di un suo utilizzo.

Coriandolo per la cura dell’epilessia

Il nuovo studio californiano getta luce sui meccanismi d’azione del coriandolo quale rimedio anticonvulsivante. Il coriandolo sarebbe infatti un potente attivatore del canale del potassio KCNQ. “Abbiamo scoperto che il coriandolo, impiegato tradizionalmente come anticonvulsivante, attiva una classe di canali del potassio nel cervello riducendo l’attività convulsiva, ha affermato Geoff Abbott, professore di fisiologia e biofisica presso la Scuola di Medicina dell’Università della California e autore principale dello studio.

“In particolare, abbiamo trovato un componente del coriandolo, chiamato dodecenale, che si lega a una parte specifica dei canali di potassio per aprirli, riducendo l’eccitabilità cellulare. Questa scoperta specifica è importante in quanto può portare a un uso più efficace del coriandolo come anticonvulsivante, o alle modifiche del dodecenale per sviluppare farmaci anticonvulsivanti più sicuri ed efficaci.”

Il dodecenale del coriandolo farmaco potente contro le convulsioni

I ricercatori hanno esaminato i metaboliti delle foglie di coriandolo, rivelando che l’aldeide grassa a lunga catena (E) -2-dodecenale attiva diversi canali del potassio tra cui l’isoforma neuronale predominante e l’isoforma cardiaca predominante, che sono responsabili della regolazione dell’attività elettrica di cervello e cuore.

È stato anche scoperto che questo metabolita ricapitola l’azione anticonvulsivante del coriandolo, ritardando alcune convulsioni indotte chimicamente. I risultati forniscono la base molecolare delle azioni terapeutiche del coriandolo e indicano che questa comune pianta aromatica è sorprendentemente influente su canali di potassio clinicamente importanti.

“Oltre alle proprietà anticonvulsivanti, il coriandolo ha anche dimostrato effetti anticancro, antinfiammatori, antimicotici, antibatterici, cardioprotettivi, gastrici ed analgesici”, conclude Abbott: “E la cosa positiva è che ha un buon sapore!”.

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Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

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