Gramigna, le mille virtù di un’erbaccia: identificazione, raccolta, proprietà, controindicazioni e rimedi naturali

La gramigna è una malerba che coltivatori e vivaisti cercano di combattere con ogni mezzo. La sua capacità di infestare ogni tipo di coltura è proverbiale. Nel vangelo si fa spesso riferimento alla gramigna con un’accezione del tutto negativa, da cui derivano frasi idiomatiche del tipo mettere zizzania o seminare zizzania, ad indicare la volontà di mettere discordia, creare volontariamente e con cattiveria situazioni di conflitto.

Eppure quest’erba infestante nasconde delle insospettabili proprietà fitoterapiche, che colui che sa apprezzare i “semplici” non si farà sfuggire, approfittando invece dell’abbondanza con cui essa è diffusa. In quest’articolo scopriremo identificazione, raccolta, proprietà, controindicazioni e impieghi della gramigna in alcuni rimedi naturali.

Gramigna: identificazione

Con il termine gramigna vengono indicate in realtà due specie molto affini l’Elytrigia repens (L.) Nevski. (o Agropyrum repens P.B.) e il Cynodon dactylon Pers., entrambe appartenenti alla famiglia delle Poaceae (Graminaceae), che studiosi e speziali dell’antichità tendevano a confondere, possedendo tuttavia proprietà analoghe. Tutti conosciamo grossomodo l’aspetto della gramigna, ma vediamo come distinguere l’Elytrigia repens dal Cynodon dactylon Pers:

  • Elytrigia repens: è un’erbacea perenne, con rizoma strisciante, del diametro di 2 mm, molto ramificato e dotato di radici avventizie. Il rizoma ha una superficie liscia, con nodi spaziati tra loro 3-4 cm, è inodore e dal sapore dolciastro. I rami aerei (culmi) sono alti da 60 cm ad 1 m. Le foglie inguainanti alla base, verdi e glauche, sono scabre nella pagina superiore, liscia in quella inferiore, parallelinervie. I fiori (giugno-luglio) sono riuniti in spighe composte, compresse, formate da spighette sessili, distiche, ovali, contenenti ciascuna 4-5 fiori. Il frutto (agosto) è una cariosside.
  • Cynodon Dactylon: è un’erbacea perenne, con rizoma più grosso rispetto a quello della specie precedente, ramoso, strisciante e con nodi più ravvicinati e guerniti di 2-3 scaglie. Anche questo è inodore e dal sapore dolciastro. Possiede fusti aerei, ramosi alla base, meno alti della specie precedente (30-60 cm). Foglie lineari, piane, cigliate, verdi-glauche. Fiori (luglio-settembre) in spighette biseriate: infiorescenza digitata (dal greco dactylon=dito), detta “a piede di pollo”. Il frutto (settembre-ottobre) è una cariosside.

Raccolta, tempo balsamico e conservazione della Gramigna

La droga (parte della pianta contenente l’attività terapeutica) è rappresentata dal rizoma, fusto strisciante, volgarmente denominato radice. Il tempo balsamico, per quanto ogni stagione si presti per la raccolta dei rizomi di gramigna, è l’autunno o ancora meglio la primavera, periodo ideale per avere una droga a più alto contenuto in principi attivi. La gramigna la troviamo ovunque, ma scegliamo di raccoglierla nei luoghi incolti lontani dal traffico cittadino o in occasione dei lavori del terreno agricolo. Dopo averla estirpata, con l’aiuto di attrezzi da giardinaggio, dobbiamo ripulirla bene da terriccio e polvere.

Trinciamo i rizomi di gramigna in piccoli pezzi di 15 mm circa. Poniamoli ad essiccare al sole distendendoli in strati sottili su teli o su di un’aia di mattoni. Una sola giornata soleggiata basterà per compiere quest’operazione. Il prodotto va decorticato, ovvero privato dell’epidermide (catafilli) che donerebbe altrimenti alle preparazioni un sapore acre e disgustoso. La gramigna essiccata e decorticata si conserva in sacchetti di carta, scatole di latta chiuse ermeticamente ed etichettate, lontano da polvere, umidità, aria e luce.

Gramigna: composizione e proprietà

I costituenti principali della gramigna sono: Sali minerali, olio essenziale e un polisaccaride mucillaginoso. Cani e gatti si nutrono istintivamente di questa pianta medicinale e spesso viene mescolata al mangime dei cavalli per renderne più lucente il mantello. Il rizoma può essere impiegato per la preparazione di gelatina, pane, birra casalinga a basso costo, etc. Ma in fitoterapia alla gramigna vengono riconosciute proprietà depurative, diuretiche ed emollienti.

Gramigna: controindicazioni

Prima dell’utilizzo di qualsiasi rimedio erboristico, compresa la gramigna, consultare il parere medico. La gramigna non ha particolari controindicazioni, tuttavia può scatenare forti reazioni nei soggetti allergici alle Graminacee. Data la potente azione diuretica è controindicata in pazienti affetti da insufficienza renale e cardiaca, nefriti, calcoli o altre gravi patologie a carico dei reni. Inoltre la gramigna potrebbe interagire e potenziare gli effetti dei farmaci diuretici che stiamo già assumendo, con conseguenze anche gravi.

Rimedi naturali con la gramigna

Ed ecco di seguito alcuni rimedi naturali che ci permetteranno di rivalutare la gramigna, che non è solo la più tremenda delle piaghe per un agricoltore, sinonimo di insidie e discordie, ma un’utile pianta medicinale dalle mille virtù.

Rimedi naturali a base di gramigna:

  • Rimedio contro la cellulite: per combattere quest’inestetismo che affligge milioni di donne, assumiamo 4 cucchiai da tavola al giorno di succo fresco di rizoma di gramigna;
  • Rimedio contro la cistite, contro i disturbi della menopausa e contro la stitichezza: bere del decotto di gramigna, ottenuto facendo bollire 30 g di rizoma in 100 g di acqua per 2 minuti. Gettiamo quest’acqua, pestiamo in un mortaio il rizoma e poniamoli in 1 l di acqua fredda. Bollire il tutto per 10 minuti. Il sapore può essere migliorato aggiungendo durante la seconda decozione della liquirizia. Bere 2 tazze al giorno;
  • Rimedio contro l’eczema: con la gramigna possiamo compiere una cura depurativa ad inizio primavera per alleviare i sintomi della malattia. A tale scopo bere 2 tazze al giorno di decotto misto ottenuto facendo bollire per 30 minuti in un litro d’acqua, radice di saponaria (20 g) e rizoma di gramigna (40 g);
  • Rimedio per depurare i reni: bere 3 tazze al giorno di decotto di fragola (rizoma 15 g) e gramigna (rizoma 15 g), ottenuto facendo bollire le 2 droghe in un litro d’acqua per 10 minuti.

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Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

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