Nasturtium officinale o crescione d’acqua: proprietà, benefici, controindicazioni, coltivazione

Il Nasturtium officinale o crescione d’acqua è una piccola pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, che cresce spontanea nei ruscelli e corsi d’acqua limpidi e fermi, in luoghi freschi e ombrosi, fino ai 2.000 m d’altitudine, ma che può anche essere facilmente coltivata in giardino e vaso. Il crescione è una verdura dal sapore e odore piccante che può essere gustata in insalata o cotta in minestra.

Tradizionalmente noto per combattere la caduta dei capelli, le proprietà e i benefici del crescione d’acqua sono numerose: depurative, diuretiche, febbrifughe, stimolanti, antiossidanti, antiscorbutiche, afrodisiache. In quest’articolo troverete descrizione botanica, curiosità storiche e aneddoti, dove cresce, quando si raccoglie, gli usi medicinali, le controindicazioni, dove si compra e come si coltiva il crescione d’acqua.

Nasturtium officinale: descrizione e identificazione

Il nome del genere Nasturtium deriva dal latino nasus, che significa naso e tortus, che significa torto, a sottolineare l’odore e il sapore particolarmente piccanti del crescione d’acqua. L’identificazione del crescione d’acqua non è difficile, anche se spesso cresce accanto ad una Ombrellifera simile all’appio, non velenosa, che è tuttavia meglio non raccogliere. Il Nasturtium officinale si caratterizza per il fusto prostrato, rotondo e carnoso, glabro, con la parte inferiore strisciante nell’acqua che presenta radici avventizie.

Le foglie sono di colore verde scuro, carnose, glabre, pennate, a 6 foglioline arrotondate o ovali, con quella terminale spesso più grande. I fiori bianchi sbocciano in maggio-settembre e sono riuniti in grappoli densi. Come tutti i fiori delle Brassicaceae o Cruciferae ciascun fiore presenta 4 sepali uguali e 4 petali a croce. Gli stami sono 4 lunghi e 2 corti. Il frutto è una siliqua corta contenente 4 file di semi.

Nasturtium officinale: curiosità e aneddoti storici

Conosciuto fin dall’antica Grecia come pianta medicinale, il Nasturtium officinale è una verdura fresca, dissetante, nutriente e salutare. Ippocrate consiglia il crescione d’acqua come espettorante e stimolante; Plinio e Dioscoride somministravano il Nasturtium officinale ai malati di tubercolosi. Senofonte narra che i giovani persiani, durante le loro lunghe battute di caccia, si nutrissero di pane e crescione senza la necessità di dover bere acqua. Nel XII il re San Luigi di Francia, San Ludovico, Luigi IX, durante una sosta a Vernon, assaggiò un piatto di crescione condito e la sua sete fu placata. Il sovrano rimase talmente entusiasta delle proprietà dissetanti del crescione che volle far raffigurare un rametto della pianta sullo stemma della cittadina.

Il Mattioli, erborista del XVI secolo suggerisce il crescione “a chi perde la chioma, soffre di mal di denti o ha la mente stanca”. Oltre che per combattere l’alopecia gli antichi consigliavano il crescione contro lo scorbuto, malattia dovuta alla carenza di vitamina C. Una vecchia leggenda racconta che un marinaio dalla bocca piena di piaghe a causa dello scorbuto, fu abbandonato su una spiaggia dai propri compagni per paura di un contagio. In pochi giorni l’uomo guarì dallo grave carenza vitaminica poiché mentre era assetato, affamato e stremato, andava trascinandosi carponi, addentando continuamente del crescione.

Crescione d’acqua: proprietà nutrizionali e benefici

Le proprietà nutrizionali del crescione d’acqua sono davvero straordinarie. Questa verdura dimenticata è un’autentica miniera di sali minerali e vitamine, beta-carotene, di luteina/zeaxantina e di numerosi fitonutrienti, fra cui gli isotiocianati. Il sapore amarognolo e piccante del crescione è dovuto alla presenza di un un glucoside solforato (gluconasturzina), che, idrolizzato dalla mirosina che si produce in cellule speciali, si scinde in glucosio, solfato acido di potassio ed essenza di senape feniletilica. 100 g di crescione d’acqua fresco forniscono:

  • Calorie: 11 Kcal;
  • Acqua: 95,11 g;
  • Proteine: 2,30 g;
  • Grassi: 0,10 g, di cui 0,027 g saturi, 0,008 g monoinsaturi e 0,035 g polinsaturi;
  • Carboidrati: 1,29 g di carboidrati, di cui 0,20 g zuccheri;
  • Fibre: 0,5 g;
  • Vitamina A: 3.191 UI;
  • Vitamina C: 43,0 mg;
  • Vitamina E: 1,00 mg;
  • Acido pantotenico: 0,310 mg;
  • Niacina: 0,200 mg;
  • Vitamina B6: 0,129 mg;
  • Riboflavina: 0,120 mg;
  • Tiamina: 0,090 mg;
  • Vitamina K: 250 µg;
  • Folati: 9 µg;
  • Potassio: 330 mg;
  • Calcio: 120 mg;
  • Fosforo: 60 mg;
  • Sodio: 41 mg;
  • Magnesio: 21 mg;
  • Manganese: 0,244 mg;
  • Ferro: 0,20 mg;
  • Zinco: 0,11 mg;
  • Rame: 0,077 mg;
  • Selenio: 0,9 µg.

Il crescione oltre che buono e nutriente è un superfood dalle spiccate proprietà medicinali. Della pianta si utilizzano soprattutto le foglie emergenti dall’acqua e le cime, preferibilmente non ancora fiorite. Il crescione possiede proprietà diuretiche, depurative, espettoranti: mangiamolo in caso di ritenzione idrica, calcoli della vescica, come medicamento per le vie urinarie, per depurare il fegato e combattere le affezioni dell’apparato respiratorio.

Il contenuto in ferro e iodio, vitamina C rendono il crescione un alimento ideale per le persone debilitate, convalescenti e per coloro che soffrono di scorbuto. Ma c’è di più la scienza riconosce al Nasturtium officinale proprietà cardioprotettive in vivo, legate alla sua capacità di abbassare i livelli di trigliceridi e LDL nel sangue e proprietà antiossidanti dimostrate in vitro e in vivo.

Crescione d’acqua: rimedi naturali

Il crescione, in particolare il succo, si presta alla preparazione di diversi rimedi naturali, ecco i più efficaci:

  • Rimedio contro la bronchite: misceliamo 50-60 g di succo di crescione in un’egual quantità di acqua o latte tiepido e assumiamo il medicamento durante l’arco della giornata. Il potere espettorante del succo di crescione allevierà i sintomi della bronchite cronica favorendone la guarigione.
  • Rimedio contro l’acne, dermatosi e macchie della pelle: uniamo 50 g di succo di crescione ad un cucchiaio di miele e 10 g di lievito di birra. Applichiamo questa crema fai da te ogni sera prima di andare a letto. Il mattino dopo il viso apparirà più fresco e luminoso grazie all’azione di sostanze schiarenti quali la vitamina A. Chi soffre di acne gioverà anche degli effetti depurativi ottenuti mangiando il crescione come verdura in insalata.
  • Collutorio per la protezione dei denti e gengive dei fumatori: gli sciacqui con succo di crescione rinforzano le gengive e rinfrescano l’alito proteggendo il sorriso dall’azione nociva della nicotina;
  • Rimedio contro la caduta dei capelli: mescoliamo 100 g di succo di crescione con 100 g di alcol a 90° e facciamo una frizione al giorno sul cuoio capelluto. Il succo di crescione combatte la calvizie grazie alla sua azione stimolante e riattivante del microcircolo sanguigno.

Il crescione d’acqua in cucina

Il Nasturtium officinale come già più volte ribadito può essere consumato crudo in insalata, magari abbinato con l’arancia, prestandosi molto bene ad abbinamenti con carne, arrosti e formaggi stagionati. Un ottimo contorno può essere ottenuto lessando al vapore per 2 minuti la verdura, poi condita con olio e limone. Foglie e piccioli più vecchi possono essere impiegati per preparare gustose minestre. I semi di crescione vengono impiegati in Francia per la preparazione di una speciale mostarda.

Ecco di seguito la ricetta dell’aceto di crescione, ideale per condire le carni:

  • poniamo due tazze di fiori e foglie di crescione ben lavato ed asciugato in un contenitore sterilizzato (un grosso boccaccio in vetro);
  • aggiungiamo 2 tazze d’aceto di vino bianco;
  • copriamo bene ed esponiamo al sole la miscela per 4/6 settimane;
  • filtriamo con un panno pulito eliminando quindi le erbe;
  • in un pentolino riscaldiamo l’aceto ottenuto fino ad inizio bollore;
  • versiamolo in una bottiglia sterilizzata cui aggiungeremo qualche foglia e fiori freschi di crescione, come decorazione;
  • conservare l’aceto di crescione in un luogo buio, fresco e asciutto.

Coltivazione, raccolta e conservazione del crescione d’acqua

Il Nasturtium officinale e si raccoglie in maggio-settembre, ma nel corso degli anni l’inquinamento ha notevolmente ridotto le quantità di crescione disponibili allo stato naturale. In Francia viene coltivato nelle cosiddette “crescioniere”, specie nel nord del Paese, mentre in Italia la pianta ha scarso valore commerciale e viene coltivata soprattutto in Liguria e Sardegna.

Con non troppa facilità il crescione lo troveremo in vendita nei supermercati e mercati. Da queste verdure potremmo trarre delle talee da coltivare in giardino o vaso. L’ideale sarebbe avere a disposizione una parte di ruscello o di roggia. Da febbraio-maggio fino a fine giugno possiamo scavare una buca larga 60 cm e profonda 30 in cui porremo del letame ben maturo, poi coperto con uno strato di terriccio. Durante il periodo estivo piantiamo le talee alla distanza di 10 cm l’una dall’altra e manteniamo il terreno costantemente umido.

Possiamo provare a coltivare il crescione anche in vaso, irrigando quotidianamente, possibilmente con acqua pura. Se decidiamo di optare per la raccolta del crescione selvatico, scegliamo solo le piante che crescono in acque pulite e non inquinate. Il crescione non può essere essiccato, poiché ingiallendo diventa tossico (eliminiamo sempre le parti ingiallite e disidratate prima del consumo della verdura).

Il Nasturtium officinale fresco si conserva in frigorifero per 3-4 giorni. Esso può essere congelato proseguendo come quanto segue:

  • scegliamo piante di crescione molto fresche, appena raccolte;
  • lasciamo capovolti i rami per un paio d’ore e poi a bagno per circa 10 minuti in acqua e limone, per eliminare impurità ed eventuali parassiti;
  • asciughiamo il crescione con un panno da cucina, stacchiamo le foglie e sistemiamole in sacchetti o vaschette di alluminio usa e getta;
  • dopo aver messo il coperchio, poniamo il prodotto nel congelatore per conservarlo.

Crescione d’acqua: controindicazioni e avvertenze

Il consumo di crescione è controindicato in caso di ulcera duodenale o disturbi renali. Interrompere il consumo di crescione se si dovesse verificare un’irritazione dolorosa della vescica. Il Nasturtium officinale può interferire con l’assunzione di alcuni farmaci, come clorzoxazone, litio e warfarin.

Per trarre il massimo dalle sue preziose proprietà è consigliabile mangiare il crescione molto verde, fresco e lavato molto accuratamente, poiché la pianta selvatica può trasmettere all’uomo una malattia parassitaria chiamata distomatosi.

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Anna Elisa Catanese

Ciao sono Anna Elisa Catanese, Dott.ssa in Scienze e tecniche erboristiche, autrice principale dei contenuti di questo sito web. Sono anche una cantante e creatrice di bijoux. Ho alle spalle collaborazioni come autrice di articoli con numerosi siti quali Blasting news e Dokeo. Su Natural Magazine troverete notizie inerenti salute, benessere, alimentazione sana, rimedi naturali e molto altro ancora.

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